Il nuovo vertice dello Shin Bet e altre pillole d’intelligence
31 Marzo 2011
Bibi Netanyahu ha concluso il giro di valzer delle nomine nei servizi di sicurezza israeliani. Yoram Cohen, cinquantuno anni e trenta trascorsi nell’ agenzia di spionaggio interno, prende il posto di Yuval Diskin, che mai avrebbe voluto lasciare la scena dopo un attentato come quello che ha colpito nei giorni scorsi lo Stato presieduto da Shimon Peres.
Il nuovo leader degli 007 domestici è tra l’altro noto per la religiosità ( i giornali locali scrivono che passerà alla storia per essere il primo comandante dello Shin Bet ad indossare la kippah), che lo accomuna ad altri personaggi entrati di recente nella struttura dirigente dell’intelligence, primo fra tutti Yaakov Amidror.
Cohen dovrà affrontare sfide difficili, dalla consueta lotta contro il terrorismo palestinese all’estremismo ebraico armato.
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Nuove informazioni sul rapimento, attribuito al Mossad, dell’ ingegnere Dirar Abu Sissi il 19 febbraio scorso in Ucraina. I servizi segreti giordani avrebbero giocato un ruolo non marginale nell’operazione. Vista la situazione nei Paesi che circondano il Regno Hascemita, dove non sono mancate manifestazioni di protesta finora non degenerate, la fuoriuscita della notizia ha creato un comprensibile turbamento tra gli apparati di Amman.
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Un altro ingenegere è invece entrato nel mirino del periclitante regime di Damasco. Gli uomini di Assad hanno arrestato un professionista in possesso di passaporto americano con l’ accusa di aver incitato la rivolta contro il governo e di aver spiato a favore di Gerusalemme. Il detenuto ha dovuto ammettere davanti ai media di aver ricevuto denaro per la sua missione, circa 17 dollari per ogni fotografia o video inviato. I siriani hanno pensato di utilizzare lo sventurato come merce di scambio. In un periodo rovente come quello attuale sembra un grammo di manna caduta dal cielo.
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Novità sulla tragica storia sull’assassinio dei monaci francesi a Tibéhirine. Secondo quanto pubblicato dal sito Mediapart, che è entrato in possesso della deposizione dell’ ex capo della DGSE ad Algeri Pierre Le Doaré, l’ esecutivo parigino nascose documenti importanti sul caso.
Sempre in Francia, comincia il gran posizionamento per la successione di Fréderic Beth, forse in marcia verso il servizio segreto esterno, alla guida del Cos, il Comando operazioni speciali attualmente impegnato in Afghanistan, Mauritania, Burkina Faso ed altre zone d’ interesse nazionale. I candidati a subentrare sarebbero i generali Christophe Gomart, ora all’ Eliseo in qualità di coordinatore dell’intelligence, e Hugues Delort-Laval, comandante delle forze speciali di Terra.