Il partito dello sfascio rispedisce il “Lodo Chiti” al mittente
29 Luglio 2014
Ora che anche il "lodo Chiti" è stato rispedito al mittente, si possono tenere aperti canali di comunicazione con chi sta facendo dello sfascio la cifra distintiva del proprio modo di intendere la politica? Sia lecito esprimere tutti i nostri dubbi al riguardo, convinti come siamo che ai compagni vendoliani, agli invasati pentastellati, ai secessionisti in giacca e cravatta verde, tutto interessa tranne mettere mano all’ammodernamento dell’architettura istituzionale dello Stato. C’è da capirli: preferiscono continuare a sguazzare nei meandri di una democrazia difficile e incompiuta, e in tal modo puntare a mantenere intatti poteri di veto e condizionamenti che hanno fatto del nostro Paese il malato per eccellenza del mondo occidentale. Meglio andare avanti a tambur battente, dunque, senza lasciarsi impressionare dalle urla di questi monomaniaci vocianti del fronte ultraconservatore, che al futuro dell’Italia preferiscono i piccoli e odiosi calcoli di bottega.