Il Pdl vince in Sicilia, nonostante Lombardo
23 Giugno 2009
“Il Pdl è il partito della gente”. Questa l’istantanea che i coordinatori Giuseppe Castiglione e Domenico Nania, inviano al presidente Raffaele Lombardo, dopo il netto successo del centrodestra e del Pdl “ufficiale” nei ballottaggi in Sicilia. Un segnale di fiducia dell’elettorato che, nonostante le divisioni provocate dalla crisi alla Regione, conforta i vertici locali del partito.
Il risultato più importante è quello di Caltanissetta, considerata da sempre feudo rosso, e fucina elettorale del sindaco uscente Salvatore Messana, per ben due mandati riconfermato primo cittadino. A spuntarla, alla fine, è Michele Campisi (Pdl) con il 55,21 per cento su Fioretta Falci ferma al 44,79.
Il centrodestra vince anche a Mazara del Vallo (eletto Nicolò Cristaldi), Monreale (eletto Filippo Di Matteo), Campobello di Licata (eletto Michele Termini, Mazzarino (eletto Vincenzo D’Asaro), Pachino (eletto Paolo Bonaiuto) e Acicastello (eletto Filippo Maria Drago).
Non è riuscito dunque lo strappo agli autonomisti dell’Mpa e ai “ribelli” del partito di Berlusconi, la voglia di sparigliare le carte e proporre alleanze diverse ai ballottaggi non ha pagato. Il gioco premia solo a Motta Sant’Anastia dove vincono insieme al Pd.
“La chiarezza paga – continuano i due coordinatori del Pdl – per questo la strategia di Lombardo è stata penalizzata. Il suo schema è evidente: laddove non decide lui i candidati si allea con la sinistra, dimostrando di voler colpire a tutti i costi il Pdl. Ma ora i siciliani hanno dato una risposta chiara, sia al governatore che ad un’opposizione che non riesce ad avere posizioni chiare sul da farsi”.