Il potere ai cittadini, non a Vendola

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Il potere ai cittadini, non a Vendola

31 Luglio 2014

Quando parla, il compagno-poeta Nichi Vendola è una contraddizione in termini. Sarà per colpa dei voti segreti, che lo inebriano a tal punto da fargli perdere il contatto con la realtà. E così, sulle ali dell’entusiasmo, oggi ci sottopone per l’ennesima volta un quesito dietro al quale nasconde i suoi inconfessabili propositi: quanto potere hanno i cittadini nel discutere della riforma costituzionale necessari? Per l’ennesima volta gli rispondiamo: avranno il grande potere di esprimersi sulla modifica dell’architettura istituzionale dello Stato grazie ad un referendum da celebrare a prescindere dai numeri coi quali in Parlamento si concluderà il percorso costituente. Referendum popolare in ogni caso, come ha sempre chiesto il Nuovo Centrodestra. ​Tutto il potere ai cittadini, dunque, che da sempre invocano un’Italia moderna e una democrazia governante. Quanto a Vendola e compagnia cantante, a loro no, non sarà concesso alcun potere, tantomeno quello di tenere sbarrata la porta che ci separa dal futuro.