Il progetto politico di Mascia oggi più che mai dimostra la sua validità

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Il progetto politico di Mascia oggi più che mai dimostra la sua validità

11 Giugno 2012

Ho letto con attenzione e con interesse l’articolo del collega Marco Alessandrini apparso su Il Centro di venerdì scorso. E devo ammettere che iniziando la lettura ne ho apprezzato la lucidità e la misura. Salvo poi restare delusa dal prosieguo, fin troppo scontato, del ragionamento.

Giustamente l’articolo inizia con una constatazione: per un qualsiasi sindaco, di una qualsiasi grande città, risulta quasi inevitabile finire sotto la lente d’ingrandimento della magistratura. Amministrare la cosa pubblica con trasparenza e buona fede non è certo un merito, ma un dovere. Ed è altrettanto giusto dare conto di eventuali dubbi che possano sorgere in merito alla sua corretta gestione.  Su questo, mi fa piacere riscontrare che siamo tutti d’accordo. Il sindaco Luigi Arbore Mascia gode di una stima e di un rispetto che non conoscono colori politici e, come ha sottolineato lo stesso Marco Alessandrini, non tarderà a dimostrare la sua assoluta estraneità ai fatti oggetto di indagine.

Proseguendo nel ragionamento, però, mi è sembrato di cogliere una contraddizione. Ancora una volta ho dovuto constatare che dietro una presunta e certamente legittima pretesa di giustizia, si cela nient’altro che la propaganda politica. E soprattutto che il vizio di cavalcarla ai soli fini di screditare l’avversario politico, è sempre vivo. Per quanto possa sforzarmi di comprenderla, mi sfugge quale relazione possa correre tra la validità o meno di un progetto politico ed eventuali indagini giudiziarie. La magistratura è un organo indipendente e come tale farà certamente al meglio il proprio lavoro. Non c’è bisogno di ergersi a paladini della giustizia. Con il solo risultato, a mio modesto parare, di svilire il sano confronto, di banalizzare la dialettica e di appiattire qualsiasi posizione.

Detto questo, non posso non replicare anche nella sostanza alle critiche che sono state mosse al progetto politico del sindaco Mascia. Esiste eccome quel progetto. E oggi più che mai gode di ottima salute. Perché è un progetto che mette al centro la persona. Con tutto il corredo dei suoi diritti ma anche dei suoi doveri, indispensabili per costruire quel concetto di responsabilità individuale su cui deve fondarsi ogni comunità. Perché è un progetto che dopo aver messo al centro la persona, ne valorizza il contributo attivo all’organizzazione della comunità in cui vive. Perché è un progetto che, proprio in virtù di ciò, crede nel valore della libertà di iniziativa economica ed è pronto ad accogliere idee meritevoli ed innovative.

E’ finita l’epoca dell’assistenzialismo: lo sviluppo non è compito solo delle istituzioni, ma ognuno di noi deve parteciparvi. Ideali che si sono tradotti in azioni concrete che sarebbe ingiusto non ammettere. L’idea di fondo che ha animato ogni decisione dell’attuale amministrazione comunale è stata quella di assecondare e valorizzare le naturali vocazioni della città. E quindi il commercio, il turismo, i grandi eventi, la cultura. Non sono forse andati in questa direzione, di valorizzazione e crescita del territorio, i lavori di riqualificazione del centro cittadino che ha immediatamente riscoperto la sua vocazione di centro commerciale naturale? Sono stati gli stessi negozianti a ringraziare pubblicamente il Comune e ad ammetterne i benefici. Anche il piano traffico sta dando buoni risultati e l’impegno a trasformare l’area di risulta in un grande parcheggio è un’altra sfida che questa amministrazione è intenzionata a vincere.

Ma l’ultima dimostrazione è storia di questi giorni. Per il secondo anno consecutivo una manifestazione sportiva importante come l’Ironman ha scelto Pescara. Non devo certo essere io a raccontare la grande festa che si è celebrata in questo fine settimana. Sono emerse tutte le potenzialità del nostro territorio: la bellezza del paesaggio, la capacità di attrattiva turistica, le infinite possibilità di intrattenimento. L’apprezzamento dei tanti stranieri che hanno avuto l’opportunità di conoscere Pescara è stato evidente. Le idee ci sono e sono chiare. E tante altre sono in cantiere. Invece di cadere nelle trappola dello scontro politico, che spesso e volentieri si traduce solo in un inutile sperpero di energie, perché non cerchiamo ognuno nel proprio schieramento, ognuno secondo le proprie possibilità, di trasformare le criticità in opportunità? Ecco, proprio questo potrebbe essere un nuovo grande progetto: il progetto per la nostra città.