Impronte digitali per tutti e via i ticket Ecco le novità della manovra

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Impronte digitali per tutti e via i ticket Ecco le novità della manovra

16 Luglio 2008

Tutte le carte d’identità dovranno avere le impronte digitali dei cittadini, via i ticket sanitari sulla diagnostica dal prossimo anno ma senza l’aiuto economico (400 milioni) previsto dal governo e sì alla riforma dei servizi pubblici locali. Slitta poi la vendita degli immobili della difesa. Sono solo alcune delle novità approvate dalle commissioni Bilancio e Finanze che hanno dato il via libera alla manovra triennale del governo.

IMPRONTE DIGITALI. Con l’emendamento al decreto legge sulla manovra che ha ottenuto il sì bipartisan nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera diventano obbligatorie per tutti dal 2010. Si tratta di una modifica all’articolo che raddoppia la validità della carta d’identità. Primi firmatari: Marco Marisilio, Fabio Rampelli e Massimo Enrico Corsaro (Pdl). Plauso dei deputati del Pd che spiegano come questa modifica "disinnesca la questione Rom" perché "le impronte saranno prese a tutti".

ROBIN TAX. Cambia lievemente l’impianto della tassa "tremontiana". Resta l’addizionale Ires del 5,5% per le società del settore petrolifero e dell’energia elettrica, ma sono soppresse l’ulteriore aliquota di produzione (royalty) a carico delle compagnie che estraggono idrocarburi e l’attribuzione allo Stato di una quota in barili pari all’1% della produzione annua. Inoltre, il Fondo per i meno abbienti sarà alimentato dalle banche e non dai petrolieri, mentre la "social card" collegata sarà concessa solo ai residenti di cittadinanza italiana.

SERVIZI PUBBLICI LOCALI. Il secondo governo Prodi non era riuscito ad adottare alcun provvedimento di liberalizzazione del settore (nonostante fosse previsto già nel programma elettorale, il disegno di legge che portava la firma dell’allora ministro Lanzillotta  non è riuscito in due anni a superare il vaglio del Parlamento). Ora, arriva la tanto auspicata riforma. La gestione dei servizi locali dovrà essere conferita in via ordinaria a imprenditori o società individuati attraverso procedure competitive a evidenza pubblica. Tuttavia, nelle situazioni in cui non è opportuno ricorrere al mercato, l’affidamento diretto può avvenire a società a capitale interamente pubblico o a società a partecipazione mista pubblica e privata, anche quotate in Borsa, partecipate dall’ente locale.

VIA TICKET MA SENZA AIUTO GOVERNO. Via libera alla cancellazione per il 2009 del ticket sanitario da 10 euro sulla diagnostica e la specialistica ma tutto resta, per ora, sulle spalle delle regioni.

DIFESA NON VENDE IMMOBILI. Salta la vendita delle case della difesa che avrebbe dovuto fruttare 2 miliardi di incassi nel 2008. Il decreto, per ora, fa solo slittare a fine anno i termini per dire gli elenchi degli immobili da alienare. Ma il ministro La Russa ha annunciato che vuole dotare ogni militare di una casa.

SICUREZZA. È stato approvato l’emendamento che rimpolpa i fondi per la sicurezza con 300 milioni. Del totale, 100 milioni verranno destinati al potenziamento della sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico. Militari, forze di polizia e vigili del fuoco saranno poi tenuti fuori dai tagli di dipendenti previsto per le altre amministrazioni.

MENO RISORSE A COMUNITÀ MONTANE IN PIANURA. Diventano più rigorosi i finanziamenti per le comunità montane: in totale riceveranno 30 milioni in meno all’anno dal 2009 al 2011, con un’ulteriore aggiunta. Il taglio sarà graduato su base altimetrica: più la comunità montana è «marina» e più la sforbiciata sarà pesante.

ARRIVA BANCA SUD.  Sono state approvate alcune norme volute dalla maggioranza, con alcuni paletti richiesti dall’ opposizione. Il Fas, il fondo per le aree sotto utilizzate, guarderà così soprattutto al Sud. In particolare gli stanziamenti del quadro strategico nazionale dovranno essere indirizzati per l’85% al Mezzogiorno. Nasce poi la Banca per il Sud: sarà istituita nei prossimi 3 mesi dal ministro dell’economia e avrà 5 milioni di dote finanziaria.

FONDO UNICO REGIONALE. Viene istituito il Fondo unico regionale, in cui saranno raccolti tutti i trasferimenti dello Stato alle Regioni, per agevolare la successiva trasformazione dei trasferimenti in compartecipazioni o quote di tributi erariali. Il Fondo sarà istituito al ministero dell’Economia e sarà operativo dal 2010.

PIANO CASA E FONDO PER GIOVANI COPPIE. Il piano del governo per affrontare l’emergenza abitativa sarà esteso anche agli immigrati regolari a basso reddito, che però dovranno avere la residenza in Italia da 10 anni, e da 5 nella Regione. Il progetto prevede nuove case per famiglie a basso reddito, giovani coppie, anziani in condizioni svantaggiate, studenti fuori sede e persone sottoposte a procedure esecutive di rilascio. Nello specifico, viene istituito un ‘fondo speciale di garanzia’ per l’acquisto della prima casa da parte di ‘coppie o nuclei familiari monogenitoriali con figli minori’ (i single con figli piccoli). Avrà una dotazione di 4 milioni per il 2008 e di 10 milioni per il 2009 e il 2010.

SALTA CERTIFICAZIONE ENERGIA PER ACQUISTI CASA. Via i laccioli burocratici per la vendita degli immobili: non sarà più obbligato, pena la nullità, allegare all’atto di vendita la certificazione energetica. Il documento non è richiesto nemmeno per l’affitto.

FALSI ESENTI SANITÀ. Vita dura per i furbi che dichiarano un basso reddito per ottenere l’esenzione sanitaria dalle prestazioni diagnostiche. Saranno ora fatti veloci controlli incrociati e, se l’autodichiarazione risulterà falsa, le Usl recupereranno le somme non pagate.

STRETTA SU DEGENZE PRIVATE. Stretta per le strutture private in convenzione. Le Usl non pagheranno più «pie di lista» ma potranno decidere di introdurre autorizzazioni preventive in alcuni casi. Poi dovranno controllare almeno il 10% (e non più il 2%) delle cartelle cliniche e delle corrispondenti schede di dimissioni. Per alcune patologie i controlli potranno essere a tappeto.

VIA NORME SU AUTORITÀ ENERGIA. Salta, come preannunciato ieri, la norma azzera-vertici per l’Authority per l’Energia. La norma originaria prevedeva la decadenza del board dell’autorità entro trenta giorni dalla conversione del decreto. Un emendamento del governo ha cancellato l’intero articolo.

TAGLIO APPARATI PUBBLICI. Scatta una riduzione degli oneri degli organismi politici e degli apparati amministrativi regionali (soprattutto tagli a compensi, indennità e al numero dei componenti degli organi rappresentativi), e la soppressione di enti inutili, la fusione delle società partecipate, il ridimensionamento delle strutture organizzative.

STRETTA CONSULENZE. Arriva un taglio del 50% sulle spese per convegni, consulenze, pubblicità e spese di rappresentanza.

BENZINAI. Sì alla liberalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti che prevede meno vincoli per installare una nuova stazione di servizio.

SI ALLENTA STRETTA SU SINDACI VIRTUOSI. Un emendamento del relatore fa saltare il taglio del 20% delle indennità di funzione e dei gettori di presenza dei sindaci e dei consiglieri comunali degli enti locali virtuosi. Per contro quelli con i conti in rosso il taglio sale invece al 30%. In pratica il 90% dei comuni è fuori dai tagli.

MENO RISORSE A COMUNITÀ MONTANE IN PIANURA. Diventano più rigorosi i finanziamenti per le comunità montane: in totale riceveranno 30 milioni in meno all’anno dal 2009 al 2011, con un’ulteriore aggiunta. Il taglio sarà graduato su base altimetrica: più la comunità montana è «marina» e più la sforbiciata sarà pesante.

5 PER 1000. La misura viene rinnovata nel 2009 e leggermente modificata: dall’anno prossimo, oltre al volontariato, la ricerca e il sociale, il 5 per mille dell’Irpef potrà essere destinato anche al sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche. Per il 2008 è prevista un’integrazione di 20 milioni. Complessivamente le risorse salgono a 400 milioni.