“In Sardegna a sostegno di Soru sbarca lo stato maggiore della sinistra”

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“In Sardegna a sostegno di Soru sbarca lo stato maggiore della sinistra”

11 Febbraio 2009

Neppure in estate si registra un così alto numero di politici. Attenzione, però, a denunciare le presenze dei ministri e a parlare di campagna elettorale truccata:  “In Sardegna, a sostegno del Governatore uscente Renato Soru sono arrivati tutti gli stati maggiori della sinistra”, tuona l’ex ministro dell’Interno sardo, oggi presidente della commissione Antimafia, Beppe Pisanu, che respinge con forza l’accusa di protagonismo rivolta al Presidente del Consiglio Berlusconi da parte dell’opposizione. Mancano solo tre giorni all’apertura delle urne  e in Sardegna si stanno consumando le ultime scintille di una campagna elettorale importante, difficile e dai toni talvolta esasperati. Nulla a che vedere, come erroneamente s’è detto, con la partita giocata in Abruzzo dove il forzista Gianni Chiodi, già sindaco di Teramo e personaggio noto in tutta la regione,  ha affrontato l’ esponente dell’Idv candidato per la coalzione Idv-Pd, Carlo Costantini, con la vittoria già in tasca. In Sardegna il confronto è di tutt’altro peso e dagli esiti tutt’altro che scontati. E tra comizi, comparsate tv, accuse e smentite la sfida sarda ha assunto rilevanza nazionale.

Senatore Pisanu, diciamolo subito: Silvio Berlusconi non aveva mai appoggiato qualcuno così come sta facendo con Cappellacci

Non è vero.

Ne è sicuro?

Le assicuro che Berlusconi è stato presente in Sardegna allo stesso modo per le campagne a sostegno dell’ex gopvernatore Mauro Pili. Il punto è un altro: Silvio Berlusconi è il Presidente del Consiglio e proprio per questo è  ovvio che la sua presenza si avverta di più rispetto a tutti i vertici del centrosinistra messi insieme. Non capisco perché si voglia a tutti i costi ingigantire il ruolo di Berlusconi in queste elezioni.

Forse perché il Premier non si lascia sfuggire occasione, anche in tv, per parlare del caso Sardegna e fino a ora è stato in Sardegna praticamente tutti i weekend?

Guardi che Berlusconi in Sardegna viene da trent’anni in tutte le stagioni e nei giorni festivi. Sono gli altri che ci vengono solo in campagna elettorale e nei giorni feriali.

E’ davvero uno scontro tra Soru e Berlusconi e non tra Soru e Cappellacci?

Macché! C’è semplicemente una mancanza del senso del ridicolo da parte di Soru. Come può confrontarsi con Berlusconi? Un confronto in questo senso non è minimamente pensabile, la guerra è tra Renato Soru e Ugo Cappellacci.

C’è da aspettarsi un’investitura nazionale di Soru?

Non lo escludo. Il subbuglio politico nel centrosinistra è grande e perciò anche le previsioni più stravaganti possono essere fondate. Ho visto però che tanto Soru quanto Veltroni e D’Alema hanno negato con forza questa possibilità. Ripeto: tutto può essere.

Siamo agli sgoccioli di questa campagna elettorale: Cappellacci poteva fare di più?

Ha fatto la sua parte fino in fondo.

E Soru?

Soru ha avuti molti più aiuti esterni rispetto a Cappellacci. In Sardegna a sostegno del Governatore uscente è arrivato l’intero stato maggiore della sinistra.

Parliamo di sondaggi: gli ultimi danno Cappellacci avanti a Soru di due punti. E’ un dato attendibile?

A me sembra che in Sardegna ci sia un malcontento diffuso nei confronti di Renato Soru e che Cappellacci pur partendo in svantaggio abbia realizzato un recupero grandissimo. I sondaggi, è vero, dicono che il sorpasso sia avvenuto e io ho l’impressione che sia così.

Come è cambiata la Sardegna in questi cinque anni?

In negativo. In Sardegna sono aumentati i disoccupati, le persone che hanno varcato la soglia della povertà e ci sono interi settori produttivi in ginocchi, dall’agricoltura al turismo. Il bilancio mi sembra disastroso anche dal punto di vista amministrativo. Gli atti della Giunta del Governo Soru sono stati più volte condannati dalla Corte dei Conti, dal Tribunale Amministrativo Regionale, dal Consiglio di Stato, dalla Corte Costituzionale e qui mi fermo. Preferisco non parlare d’altro.

Perché?

Perché sono un garantista.