Iran, impiccati altri due giovani. “Torturati per estorcere false confessioni”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Iran, impiccati altri due giovani. “Torturati per estorcere false confessioni”

Iran, impiccati altri due giovani. “Torturati per estorcere false confessioni”

08 Gennaio 2023

In Iran il regime impicca altri due giovani. Mohammad Mahdi Karami e Seyed Mohammad Hosseini. I tribunali islamici li avevano condannati a morte nel dicembre scorso, accusandoli di aver ucciso un paramilitare Basji. I giovani avevano fatto appello alla sentenza, denunciando di essere stati torturati per estorcergli una falsa confessione. L’appello è stato respinto. Le famiglie degli impiccati dichiarano di non aver potuto parlare con i loro figli prima della esecuzione.

Il regime islamico ha già eseguito quattro condanne a morte dopo l’inizio delle manifestazioni per la morte della ventiduenne curda Mahsa Amini. Arrestata perché non indossava il velo in modo “adeguato” e morta durante la prigionia. Secondo Amnesty, sarebbero almeno 26 i condannati a morte in attesa di esecuzione. 516 dimostranti, compresi almeno 70 bambini, sono stati ammazzati durante la repressione ordinata dagli islamofascisti. Quasi ventimila persone arrestate.

Il regime ora si aspetta una nuova ondata di proteste in tutto il Paese. La comunità internazionale ha condannato le esecuzioni, secondo il ministro degli esteri inglese Cleverly si tratta di condanne “ripugnanti”. Centinaia di avvocati si stanno mobilitando in Europa e in Australia per offrire la loro consulenza legale ai detenuti in attesa di esecuzione. La deputata francese Aude Luquet aveva assunto il patrocinio di Hosseini chiedendo la sospensione immediata delle esecuzioni.

Il parlamentare austriaco Harold Truch e il parlamentare tedesco Helge Limburg hanno seguito l’esempio della Luquet. Limburg ha twittato definendo le esecuzioni degli “omicidi giudiziari”.  Oggi è il terzo anniversario dell’abbattimento del volo di linea ucraino in Iran, sopra Teheran, dalle Guardie rivoluzionarie. Il regime colpì il volo ucraino l’8 gennaio 2020. Morirono 176 persone a bordo. Le autorità iraniane dichiararono di aver abbattuto il volo “per errore”. Qualche giorno dopo l’eliminazione del generale iraniano Soleimani, ordinata dal presidente Trump.