Italia ovvero un paese di comunisti travestiti da liberali
21 Luglio 2011
L’Italia è il paese dei comunisti travestiti da liberali. La loro specialità consiste nel versare detersivi giacobini nelle vecchie botti del liberalismo ottocentesco. Si prenda, ad esempio, "l’eguaglianza delle condizioni" che per Tocqueville definiva la democrazia americana. Per l’aristocratico normanno significava il divieto di conferire, per legge, posizioni privilegiate a quanti concorrono per un posto al sole. Per Giovanna Zincone, che ritiene liberale l’art.3 della nostra Costituzione, significa che lo Stato deve far sì che ai punti di partenza ci si presenti tutti forniti, più o meno, delle stesse dotazioni. Nel primo caso, lo Stato toglie privilegi, nel secondo distribuisce beni. Lo spirito livellatore si sposta dalla fine della gara (che, nell’utopia collettivista, deve vederci tutti uguali) all’inizio ma, in ogni caso, per rendere eguali i disuguali, occorrono ‘riforme di struttura’ e trasferimenti di ricchezza la cui compatibilità col liberalismo è tutta da dimostrare.