La cannabis non fa male. Genera “solo” sterilità, infertilità e (forse) schizofrenia

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La cannabis non fa male. Genera “solo” sterilità, infertilità e (forse) schizofrenia

21 Novembre 2010

Su uno degli ultimi numeri di Lancet, la rivista medica inglese (6 novembre 2010), un gruppo di esperti ha stilato una classifica di pericolosità delle droghe; e tutti i giornali sono impazziti al richiamo della “notizia” che l’alcol è una droga più pericolosa della marijuana. Cosa se ne deduce, se si è poco profondi? Che, dato che l’alcol lo beviamo tutti e fa malissimo, ma continuiamo a bere Brunello e birra che sono legali, allora la marijuana, che “fa meno male”, non trova ragioni per non essere legale anch’essa. Dite la verità: non vi è passata per la testa questa brillante idea? Potenza dei mass-media!

In realtà, ci si scorda di un semplice fatto: che il vino e la birra sono comuni alimenti, e diventano “droghe” se se ne eccede; la marijuana è una droga e basta. Sì, può servire in certi casi prescritti dal dottore come antidolorifico, ma certo non è un alimento. Certo che l’alcol fa male se si abusa: provoca danni gravissimi al fegato, al feto se lo beve la donna incinta, e danni a chi guida e a chi disgraziatamente ha a che fare con chi ha bevuto troppo. Ma la marijuana non è acqua fresca: viene sempre con maggior insistenza riportato dalla letteratura scientifica un suo legame con l’insorgenza della schizofrenia, che non è un simpatico mal di capo, ma una grave psicosi che genera gravissimi danni fino al suicidio. Così afferma nel numero di ottobre 2010 della rivista “Psychological Medicine” un gruppo di ricercatori olandesi, e sull’ultimo numero di “Dialogues in Clinical Neurosciences” degli psichiatri inglesi. E sono solo gli ultimissimi dati.

Per non parlare poi del paradosso che c’è chi prende la cannabis per eccitarsi, non sapendo che è riportato che genera impotenza (International Journal of Impotence Research, 2008) o riduce la fertilità (Annali dell’Istituto Superiore di sanità, 2002). Il governo inglese aveva proposto una nuova classificazione delle droghe, che non si basa sulla "illegalità", ma sulla pericolosità per la salute. Anche lì l’alcol è davanti alla marijuana; ma se si legge bene, la marijuana è considerata più dannosa di LSD e ecstasy, la cui pericolosità è fuori dubbio. A questo punto viene da domandarsi quale debba essere la punizione per i VIP che vanno a raccontare in TV, quasi gloriandosene, le loro “canne”, che banalizzano “il fumo”, “l’erba”. Forse giusta punizione sarebbe una pubblica disamina del loro stato clinico: dicono che la “droga leggera” “non fa male”: ne siano i primi testimonials clinici e pubblici: se smentiranno le riviste scientifiche, avremo tutti da imparare.