La crisi tocca l’Italia ma il Governo mette al riparo banche e risparmiatori

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La crisi tocca l’Italia ma il Governo mette al riparo banche e risparmiatori

09 Ottobre 2008

Il Governo ha varato un pacchetto di misure considerevoli per rassicurare i risparmiatori e i mercati in queste fasi concitate della crisi.

Il punto principale del pacchetto è costituito dalla facoltà del Tesoro di contribuire alla ricapitalizzazione delle banche acquistando azioni privilegiate “senza diritto di voto”. E’ importante osservare che la misura è solo facoltativa, nel senso che la mano pubblica interverrà non in ogni occasione di aumento del capitale, ma solo allorché l’aumento non dovesse essere soddisfatto interamente dai sottoscrittori privati. Bene ha fatto il Ministro Tremonti ha sottolineare che lo Stato interverrà “solo se necessario”.

E’ altrettanto importante che le azioni eventualmente sottoscritte dallo Stato non godranno di diritti di voto, cosicché un eventuale intervento non andrà a modificare la governance di tipo privatistico della banca assistita e mette al riparo da forme di “nazionalizzazione” strisciante. E’ anche apprezzabile che tra le misure indicate non siano previsti provvedimenti demagogici sui compensi degli amministratori e quant’altro si è sentito riecheggiare in questi tempi. Resta ben inteso che sarà opportuno, nei modi e nelle forme già previsti dalle norme attuali, che il management responsabile di errori venga rimosso; tale scelta però deve spettare esclusivamente agli azionisti.

C’è infine un aspetto non secondario del provvedimento che vale la pena sottolineare: la facoltà del Tesoro di intervenire come “azionista di ultima istanza”  consente di evitare l’ingresso di azionisti “indesiderati” nel capitale delle banche.  

Il pacchetto comprende anche misure per rafforzare la tutela dei depositi bancari, aggiungendo l’impegno dello Stato al meccanismo di garanzia già esistente, basato sul contributo del sistema bancario tramite il Fondo di garanzia dei depositi; trattasi di nuovo di una misura di tipo preventivo che concorrerà a rafforzare la fiducia nella solvibilità del sistema. Il terzo elemento inserito nel pacchetto è costituito da un provvedimento che facilita l’utilizzo di titoli da parte delle banche da dare in pegno (collateral) per potere accedere ai finanziamenti della Banca d’Italia; è questa una misura di mercato che contribuisce a rendere più snello il procedimento di rifinanziamento del sistema bancario in un momento in cui il flusso della liquidità è fortemente rallentato e a ridurre, quindi, il costo del credito fornito agli operatori.  

Resta il punto di capire quanto costerà al contribuente questo pacchetto. Poiché gli interventi di spesa sono solo potenziali potrebbero non dovere essere mai realizzati; a maggiore ragione ciò avverrà se la credibilità di tali impegni sarà tale da ripristinare la fiducia nel sistema e rompere l’ondata ribassista sui mercati. Per fortuna non è previsto l’utilizzo delle riserve auree della Banca d’Italia, come qualcuno aveva ventilato, che avrebbe solo indebolito la solidità patrimoniale della nostra Banca Centrale in un momento in cui il sistema guarda ad essa come baluardo della solvibilità e della stabilità.

Nel complesso quindi una serie di misure concrete, “market friendly”,  varate con tempestività e con ammirevole coesione in seno alla maggioranza, un  aspetto – quest’ultimo – che dovrebbe essere sicuramente apprezzato dagli stessi operatori di mercato.