“La fedeltà a Dio è la migliore risposta agli ingiusti attacchi contro la Chiesa”
05 Agosto 2010
di redazione
Gentile Signor Anderson,
Sua Santità Papa Benedetto XVI è grato di sapere che tra il 3 e il 5 agosto del 2010 si terrà a Washington la 128sima Supreme Convention dei Cavalieri di Colombo. Mi ha chiesto di trasmettervi il suo personale e caloroso saluto e un augurio a tutti coloro che vi attenderanno, e più specialmente a Lei che celebra il decimo anniversario da quando è stato eletto Cavaliere Supremo.
Il tema della Convenzione Suprema di quest’anno – “Sono il guardiano di mio fratello” – ricorda lo spirito della solidarietà fraterna che ispirò la fondazione dei Cavalieri di Colombo e continua a guidare le loro attività. E’ stata l’attenzione per il benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, nate nell’insegnamento di Cristo e nella lunga tradizione di impegno sociale e servizio di carità, che ha portato il Servo di Dio padre Michael McGivney e i suoi associati ad organizzare i Cavalieri in un’associazione fraterna e benevolente.
Fin dall’inizio, la dedizione per l’imperativo evangelico dell’amore nei confronti del vicino ha guidato le varie attività e i programmi del vostro Ordine, e anche oggi continua a farlo, più evidentemente nei gesti concreti di carità e di servizio alla comunità messo in atto dai membri dei Consigli locali di tutto il mondo. Sua Santità prima di tutto vuole esprimere la sua gratitudine per questa grande effusione di solidarietà e amore che rappresenta un’eccezionale testimonianza della carità di Cristo e della verità salvifica del Vangelo.
“Aprirci a Dio significa aprirci ai nostri fratelli e sorelle e anche nei confronti di una vita intesa come compito gioioso da realizzare con uno spirito di solidarietà” (Caritas in Veritate, 78), e agire in questo modo nelle circostanze concrete della quotidianità permette ai cristiani di diventare segnali convincenti della bontà di Dio e del fascino del messaggio cristiano.
Sua Santità è personalmente grato per il sostegno generoso che i Cavalieri gli hanno mostrato negli ultimi mesi, specialmente attraverso le loro costanti preghiere e in particolare nella novena condotta alla vigilia del quinto anniversario della sua elezione. Egli è rimasto profondamente consolato da tale testimonianza di fedeltà nei confronti del vicario di Cristo in mezzo alle turbolenze del momento, e chiede di continuare a pregare per l’unità della Chiesa, la diffusione del Vangelo e la conversione dei cuori. In particolare, il Papa esprime il suo apprezzamento ai membri del vostro Ordine per la loro solidarietà spirituale nei confronti del clero nell’appena concluso “Anno dei Sacerdoti”. Anche in questo caso il vostro tradizionale spirito di fede e fraternità ha subito trovato espressione nel desiderio di alzarsi, “come guardiano di tuo fratello”, insieme ai vostri preti e confermare loro nella vocazione alla santità e al servizio generoso del Dio delle Persone.
Di fronte ad attacchi spesso ingiusti e infondati alla Chiesa e ai suoi leader, Sua Santità è convinto che la risposta più efficiente è la grande fedeltà alla parola di Dio, una ancora più risoluta ricerca di santità e una maggiore dedizione alla carità nella verità da parte di tutti fedeli. Egli chiede ai Cavalieri di perseverare nella loro testimonianza di fede e di carità nella serena fiducia che, mentre la Chiesa abbraccia questo periodo di purificazione, la sua luce verrà a illuminare i più illuminati (cf. Matt. 5: 15-16) tra gli uomini e donne giusti e di buona volontà.
Nell’enciclica Caritas in Veritate, il Santo Padre ha interpretato l’attuale crisi economica mondiale come un opportuno promemoria sul fatto che nessuna area dell’attività umana è esenta dalla responsabilità morale (No. 2). In un periodo in cui le norme morali fondamentali – quelle che si fondano nella verità e incise nel cuore umano – vengono sempre di più messe in discussione e talvolta ribaltate dalla legislazione dello Stato, Egli è grato degli sforzi realizzati dai Cavalieri, insieme ad altri uomini e donne di buona volontà, per sostenere la ragionevolezza dell’insegnamento morale della Chiesa e la sua importanza al fine di ottenere un ordine sociale sano, giusto e durevole.
Ancora una volta il Papa vuole ringraziare il vostro Ordine per la sua testimonianza della santità della vita umana e dell’autentica natura del matrimonio, così anche per gli sforzi nella promozione nel laicato della Chiesa cattolica di una maggiore consapevolezza della necessità di vincere ogni separazione tra la fede che professiamo e le decisioni quotidiane che modellano le nostre vite come individui e la vita di società come parte di una comunità.
Con questi sentimenti e con grande affetto nel Signore, Sua Santità si raccomanda all’intercessione amorevole di Maria, Madre della Chiesa, tutti coloro che si riuniranno a Washington. Ai membri del Consiglio Supremo e a tutti i Cavalieri e alle loro famiglie, Egli imparte cordialmente la sua Benedizione Apostolica come garanzia di abbondanti grazie celestiali.
Con i miei personali auguri per il buon esito dell’incontro.
Cordiali saluti,
Tarcisio Card. Bertone
Segretario di Stato
Tratto dal sito dei "Knights of Columbus"
Traduzione di Fabrizia B. Maggi