
La forza della democrazia in Israele

31 Marzo 2023
Una riflessione sulle manifestazioni di protesta in Israele contro la riforma della giustizia. In un recente articolo, il settimanale britannico “The Economist” racconta la storia di un commando d’élite israeliano che ha deciso di mettere da parte la sua carriera militare, per manifestare con chi protesta contro la riforma. La vicenda offre un’ottima occasione per riflettere sulla forza della democrazia in Israele. Su come questa nazione si distingue per il suo impegno nel garantire la libertà di espressione.
Il protagonista di questa storia è un ex membro delle forze speciali israeliane. L’uomo ha abbandonato la sua carriera militare a causa del suo crescente dissenso nei confronti delle politiche adottate dal governo. Dopo aver preso questa difficile decisione, ha deciso di schierarsi con i manifestanti. In questo articolo non vogliamo prendere una posizione a favore o contro la protesta in atto verso la riforma della giustizia. Nel caso dell’ex commando, la sua idea è di manifestare per la tutela delle minoranze, la lotta alla corruzione, la mobilitazione della cittadinanza attiva per contribuire alla vita politica del paese.
Quello che colpisce in questa storia è il fatto che, in un contesto internazionale in cui spesso si assiste a manifestazioni di piazza per rivendicare diritti personali, aumenti salariali o diritti acquisiti, in Israele sembra prevalere un senso di responsabilità e di impegno verso il bene collettivo e la democrazia. Questo tratto delle proteste dà la cifra del carattere unico della democrazia in Israele. Nonostante le difficoltà e le sfide che il paese deve affrontare, una parte della sua popolazione non rinuncia a lottare per quella che ritiene essere la salvaguardia dei principi democratici e per un futuro migliore.
In Francia, ad esempio, stiamo assistendo a manifestazioni anche violente contro la riforma delle pensioni. In molti Paesi europei si manifesta per aumenti salariali. In Israele la popolazione si mobilita per il bene comune e per la democrazia. Tutto ciò dimostra che la democrazia in Israele è più che mai viva e vegeta. Storie come quella raccontata dall’Economist indicano che nello Stato ebraico ci sono persone pronte a mobilitarsi, pacificamente, per i valori democratici nei quali credono.
Israele dimostra che la democrazia può essere una forza trainante anche in situazioni difficili e che il coinvolgimento attivo dei cittadini è fondamentale per garantire la stabilità e il progresso di una nazione. Si può essere più o meno d’accordo con la scelta dell’ex commando, con le parole d’ordine della protesta che ha coinvolto un numero crescente di persone, ma il vero tema è appunto la partecipazione attiva dei cittadini e l’importanza che essa gioca nello Stato ebraico. Quanti altri Paesi dell’area mediorientale possono garantire la stessa libertà ai propri cittadini?