La Gibson festeggia i 100 mila pezzi l’anno

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La Gibson festeggia i 100 mila pezzi l’anno

27 Aprile 2007

La Gibson Mandollin-Guitar Mfg.Co.Ltd festeggia oggi i suoi 105 anni di vita, consolidati in un nuovo record: 100 mila pezzi venduti all’anno e un giro d’affari che aumenta del 20% nell’ultimo decennio. Nacque nel 1902 come impresa artigianale  per volontà di Orville Gibson nella cittadina di Kalamazoo, nel profondo Michigan. Nella primavera del 1935 Gibson incaricò il musicista Alvino Rey di assistere gli ingegneri dell’azienda nello sviluppo di un prototipo di pickup.  Alla fine del 1935 Gibson introdusse il caratteristico pickup esagonale su un modello lap steel (da suonare in grembo). Il pickup era installato su una chitarra denominata ES-150; la prima chitarra di questo modello uscì dagli stabilimenti Gibson il 20 maggio 1936. Fu proprio con questo modello che l’azienda,forse inconsciamente, fondò i crismi del proprio vantaggio competitivo.

Primo, spinse in avanti la frontiera della concorrenza in un mercato poco dinamico come quello degli strumenti musicali nel periodo tra le due guerre, forte di alcune innovazioni che rivoluzionarono la tecnica chitarristica. In questo modo segnò il proprio destino di produttore innovativo, tradizione che Gibson ha mantenuto per più di un secolo componendo il design classico e l’innovazione tecnologica. Il pickup P-90, introdotto nel 1946, diede ai chitarristi un nuovo potere e una nuova versatilità. La ES-5, fu la prima chitarra con tre pickup, e la ES-175, la prima chitarra cutaway dal profilo appuntito. Nel 1958 lanciò  due idee radicali: una chitarra elettrica a corpo vuoto (semihollow) e un gruppo futuristico ed eccentrico a corpo pieno. Nel 1994 il nuovo modello Nighthawk ha vinto un premio per il miglior design, incorniciando il primato secolare di Gibson nel mercato delle chitarre.

Secondo, coinvolse direttamente i musicisti nella creazione di un prodotto che veniva progettato con loro: il modello Les Paul del 1952, il più caratteristico della Gibson, fu creato grazie all’apporto del musicista omonimo. In questo secondo aspetto la Gibson fu antesignana. Questo modo di aprire l’organizzazione verso l’esterno ebbe una doppia valenza economico-organizzativa. Garantì che la tecnologia incorporata nella chitarra soddisfacesse dei bisogni propri dei musicisti, i quali fremevano per possedere gli strumenti necessari a nuove sperimentazioni musicali in linea con la nascita di nuove tendenze. Ma soprattutto fondò una pratica di commercializzazione del prodotto che puntava a legare i singoli modelli di prodotto ai grandi nomi della musica. Il ritorno di immagine per l’azienda statunitense fu enorme. La chitarra, quella ricetta unica fatta di legno, metallo, resina e nickel, fu concepita come l’estensione stessa della mano fluida di artisti del calibro di Jimmy Page dei Led Zeppelin, Frank Zappa, Jimmy Hendrix, Eric Clapton, B.B.King e molti altri. Celebrata dagli stessi artisti che la consideravano la loro irrinunciabile compagna di viaggio, divenne negli anni un oggetto di culto, simbolo dell’arte e della cultura americana. La Gibson era in grado di sedurre i miti del rock-blues, fino al punto che lo stesso B.B.King decise di dare un nome alla sua E335: Lucille. E Lucille fu la fortunata destinataria di una canzone che Frank Zappa decise di dedicarle: Lucille has missed my mind up... Il rapporto artista-strumento si ribaltava: la star era una donna dal suono dolce e dalle curve sinuose, che saturava i cinque sensi di chiunque la stringeva tra le mani.

Gibson ha realizzato un modello organizzativo precursore in grado di far leva su risorse esterne a costo zero, includendo nel processo di creazione di valore i propri clienti, creando un marchio con un forte connotato identitario. Chiunque abbia la fortuna di sentir vibrare una Les Paul contro il proprio diaframma si sentirà parte per un attimo di una comunità esclusiva ed immortale. Esempio tipico di quella che in letteratura viene definita impresa a rete, Gibson ha nelle relazioni con le rock star di ogni epoca la sua competenza distintiva. (http://www.gibson.com)