
La libertà, la fiducia e il coronavirus

13 Marzo 2020
In questi giorni di terribile angoscia si sente un po’ di tutto.
Virologi, biologi, medici, infermieri, politici, giornalisti, tutti che dicono la loro sul coronavirus, leaders d’un opinione pubblica che continua a vivere a metà tra la paura e l’incredulità.
C’è chi lo considera poco più di un raffreddore, chi la peste del 2020, ci sono quelli che accusano i cinesi, ora pure qualcuno gli italiani; c’è chi vorrebbe chiudere gli aeroporti, chi mette la mascherina e chi no. Ci sono quelli che celebrano il lavoro del governo, coloro che ne denunciano l’incapacità. E poi ci sono i litigi tra regioni e governo con i soliti biechi rimbalzi di responsabilità che tanto fanno male al nostro paese.
In ultimo c’è la litania nazionale sull’atavica irresponsabilità nostrana. Emerge quell’istinto autolesionista, scioccamente fatalista e pruriginoso che fa sempre da sfondo al dibattito pubblico: “siamo un popolo di egoisti”… “non sappiamo rispettare le regole”….“ce ne freghiamo degli altri”….“non abbiamo senso civico”…e così ci commiseriamo, ci autoassolviamo e scappiamo dalle nostre responsabilità.
Nel mezzo di questo minestrone mediatico Corrado Formigli ha dichiarato, forse a parziale discolpa dI questo caos: “la Cina ha il vantaggio della Dittatura”.
Di tutte le cose che sono state dette in questi giorni complicati questa è forse l’unica che non accetto.
Non l’accetto perché presuppone che il controllo possa essere efficace solo con l’autorità e la paura, mentre credo fermamente che il mezzo di controllo più efficace sia l’umanità, cioè quel sentimento di solidarietà, di comprensione e di indulgenza verso gli altri uomini.
La libertà democratica si fonda proprio su questo sentimento: la consapevolezza che la mia libertà è tale solo nella misura in cui non lede la libertà di qualcun altro.
E’ un principio che incorpora grande responsabilità.
La mia libertà è tale se rispetta quella del mio vicino e i sistemi democratici funzionano, seppur con le loro contraddizioni e difficoltà, perché assicurano che nessuno abusi della propria.
Con la responsabilità si genera la fiducia ed è essa, insieme a regole chiare, il miglior strumento per combattere questa battaglia.
A questo sentimento dobbiamo fare appello per chiedere alla gente di rinunciare alla loro quotidianità, di sospendere i divertimenti, di rinunciare a parte della loro libertà, per tutelare quella degli altri.
Smettiamola di compiangerci, siamo responsabili, combattiamo il coronavirus ed esercitiamo la nostra libertà nella sua forma più alta.