La Merkel ha salvato la Grecia ma ora aspetta il voto del Nord Reno-Westfalia

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La Merkel ha salvato la Grecia ma ora aspetta il voto del Nord Reno-Westfalia

La Merkel ha salvato la Grecia ma ora aspetta il voto del Nord Reno-Westfalia

07 Maggio 2010

Nel 2005 il risultato delle elezioni regionali nel Nord Reno-Westfalia ebbe conseguenze clamorose. Dopo anni di governo socialdemocratico, vinse l’alleanza dei cristiano-democratici e liberali. L’allora Cancelliere Schröder, avendo perso la maggioranza nel Bundesrat si dimise, chiese elezioni anticipate, le perse (anche se con una straordinaria rimonta fermatasi proprio sul più bello) e la Socialdemocrazia tedesca (SPD), da allora, è in uno stato di crisi profonda.

Oggi, a due giorni dalle nuove elezioni regionali, lo scenario è, allo stesso tempo, uguale e diverso. Al governo nazionale siede la cristiano-democratica Merkel ed il risultato della regione più popolosa della Germania influenzerà ancora una volta la futura attività di governo. Un’eventuale sconfitta del
Presidente in carica Jürgen Rüttgers, candidato riconfermato dei cristiano-democratici, potrebbe portare la maggioranza di governo a non essere più tale nel Bundesrat, la Camera delle Regioni. Difficile, anzi decisamente improbabile, ipotizzare una caduta dell’attuale governo ed il ricorso alle
elezioni anticipate come nel 2005.

La situazione politica interna ed internazionale è profondamente mutata rispetto a cinque anni fa, ma una cosa è certa: il destino politico della Germania è di nuovo nelle mani degli elettori del Nord Reno-Westfalia. La candidata della SPD, Hannelore Kraft, e quello della CDU, Rüttgers non si giocano, infatti, solo la poltrona di presidente della regione. Dal risultato delle elezioni si capirà quale sviluppo potrà avere nei prossimi anni la situazione politica in Germania.

A due giorni dalle elezioni – si vota infatti domenica – tutto sembra possibile: un’alleanza cristiano-democratici e liberali o cristiano-democratici e verdi, ed in questo caso sarebbe Rüttgers a continuare a governare, o un’alleanza socialdemocratici e verdi, o addirittura socialdemocratici, verdi e la sinistra estrema ed in questi due casi sarebbe la Kraft a guidare la regione per i prossimi cinque
anni. E’ evidente che per il presidente uscente Rüttgers l’opzione con cristiano-democratici e liberali è quella più gradita, in quanto già sperimentata negli ultimi cinque anni, ma un eventuale successo dei verdi, dai sondaggi dato per certo, imporrebbe una nuova coalizione che potrebbe avere
delle ripercussioni sull’equilibrio dell’attuale governo nazionale che in questi primi mesi non è sempre stato solidissimo.

A complicare ulteriormente una situazione già di per sé intricata, è piombata sulla campagna elettorale la crisi greca, principale argomento del giorno su tutti i media tedeschi da ormai almeno due mesi. I cittadini tedeschi non riescono proprio a capire perchè il salvataggio della Grecia debba passare anche dai soldi della Repubblica Federale Tedesca. E se inizialmente anche la Merkel era molto scettica, la linea europeista del ministro della Finanze Schäuble ha prevalso. Il risultato è però la perdita di consenso, popolarità e, presumibilmente, di voti per la CDU proprio nel Nord Reno-Westfalia. Proprio per questo il Presidente in carica Rüttgers, già indebolito da una non brillante campagna elettorale e da alcuni sospetti su presunte sponsorizzazioni illecite durante la campagna elettorale
del 2005, si è subito espresso contro gli aiuti alla Grecia.

Mai come prima il destino dell’Europa, della Grecia, della Germania e di una sua regione sembrano così intrecciate e legate tra loro. Gli aiuti alla Grecia ci saranno, ormai è deciso, e non poteva essere diversamente, ma gli effetti potrebbero non essere indolori, sebbene Angela Merkel abbia cercato negli ultimi giorni di spiegare che se le elezioni regionali sono certamente importanti, c’è in gioco anche qualcosa di molto più grande e decisivo, ovvero il futuro dell’Unione Europea e della stessa Germania in Europa. Per capire se i cittadini tedeschi abbiano capito ed apprezzato la posizione del proprio governo bisognerà aspettare domenica sera.