La risposta di Berlusconi al FT: “Il nucleare porta lavoro ed è sicuro”
01 Ottobre 2010
Se anche il Financial Times di Londra se ne accorge vuol dire che qualcosa di importante c’è sotto. In un articolo dei giorni scorsi il giornale finanziario londinese dichiara che il nucleare è al centro della rinascita politica ed economica in Italia. Attraverso il nostro dossier nucleare abbiamo presentato più e più volte la necessità di un rilancio dell’energia nucleare in Italia.
I motivi sono molti – ambientali (si veda solo il recente articolo “Cominciamo col dire che il nucleare fa bene all’ambiente e riduce le emission” fra i molti), di sicurezza energetica, ed economici (si vedano gli studi dell’ Istituto Bruno Leoni ed il recente studio di Ambrosetti House). In aggiunta un industria nucleare dimostrebbe le capacità tecnologiche ed innovative del nostro paese e fungerebbe da catalizzatore per un progresso di innovazione economica con enormi benefici per l’Italia. Non siamo solo noi a dire questo, ma scienziati, industriali, economisti e molti altri.
La lunga attesa, però, sta lentamente ma inesorabilmente esaurendo la pazienza dei ‘supporters’ del nucleare. L’impasse politica nel Ministero dello Sviluppo Economico e nel lancio dell’ Agenzia Nucleare sta mettendo a rischio l’intero programma. Il Financial Times riporta la frustrazione sia di Emma Marcegaglia, in rappresentanza dell’industria, che di Chicco Testa. La speranza è che il voto di fiducia di mercoledì sblocchi una serie di provvedimenti accumulate negli ultimo mesi. Il primo su tutti deve essere la nomina del Ministro per il MSE e a seguire le nomine a capo dell’Agenzia.
Il Sottosegretario Saglia ha recentemente affermato che la Strategia Nucleare è quasi pronto, in attesa del lancio ufficiale dell’ Agenzia. Tutto allora potrebbe ripartire veloce a seguito del voto di due giorni fa. Ma come si sa il tempo vola, e di tempo ne è rimasto poco se si vuole avere la prima central operative per la fine del decennio. Difficile dire quando è il momento di ‘non-ritorno’, ma se le nomine e la strategia non sono in piedi per i primi di novembre (e di certo prima di Natale) il futuro del nucleare in Italia sarebbe a rischio. E come dice il Financial Times non è solo il futuro dell’energia nucleare, ma è anche in parte la speranza per sbloccare l’Italia verso un percorso di competitività e crescita economica.