La Russia tra crimini di guerra e arresti dei dissidenti

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La Russia tra crimini di guerra e arresti dei dissidenti

La Russia tra crimini di guerra e arresti dei dissidenti

22 Novembre 2022

A Bakhmut una pioggia dorata è caduta sulla città. Munizioni incendiarie lanciate dai russi. L’ennesima prova che l’Ucraina non può limitarsi a chiedere negoziati. L’utilizzo di quel tipo di munizioni, infatti, è considerato un crimine di guerra. Altro che pace, non si porge l’altra guancia di fronte a una palese violazione del diritto internazionale.

Nel frattempo, la Russia continua a serrare i ranghi, punendo ogni tipo di dissenso. Ieri, infatti, è comparsi sul web un video dalla regione di Belgorod. Veniva ripreso l’arresto di due militari di diverse unità per essersi rifiutati di rispettare l’ordine di andare a combattere, quindi a morire, per Putin. Il video ha uno scopo chiaro: intimidire tutti quelli che vogliono opporsi agli ordini.