La strana morte di Uwe Barshel mette in crisi i rapporti tra Germania e Israele
26 Novembre 2010
Berlino è alle prese in questi giorni con uno dei più seri allarmi terrorismo dell’ ultimo periodo. Allarme rosso al BND e al servizio di protezione interna- pronti ad assorbire, se verrà realizzato un progetto ancora allo studio, i 1300 dipendenti del Mad, l’ intelligence militare- che, in base a informazioni raccolte da elementi ritenuti affidabili, teme persino un attacco di Al Qaeda e derivati al Reichstag.
Di fronte a questa minaccia attuale, capace di turbare i sonni della Cancelliera Merkel come dell’ uomo della strada, rischia di passare in secondo piano una vecchia vicenda, quella della scomparsa prematura, nell’ ottobre 1987, del politico cristiano-democratico Uwe Barshel, trovato morto all’ Hotel Beau Rivage di Ginevra un mese dopo le sue dimissioni dalla carica di governatore dello Schlewwig-Holstein a causa d’ una campagna diffamatoria contro l’ avversario della Spd Engholm.
Uno dei dottori che esaminò il corpo di Barshel, che affermò sempre d’ esser vittima di una trappola, il famoso tossicologo Hans Brandenberger, si è svegliato dopo anni dal torpore per riverlare alla stampa tedesca che la causa della dipartita fu un assassinio, nientemeno che dai servizi segreti israeliani, ridando vigore alla tesi esposta da Victor Ostrovsky nel suo " The secret files of Mossad".
L’autore dell’ interessante libro aveva scritto che l’ uomo pubblico teutonico era stato ucciso da cinque 007 dello Stato ebraico tramite la somministrazione di un farmaco per mezzo d’ una sonda gastrica; Barshel, successivamente, sarebbe perito in preda a convulsioni nella vasca da bagno, pagando cosi’, sempre stando a chi accredita la tesi della fine violenta, la conoscenza troppo approfondita di certi dettagli pericolosi della vicenda Iran-Contra, e in particolare il passaggio di velivoli israeliani in Iran, grazie all’ intervento di oscuri mediatori della Repubblica tedesca.
La famiglia del defunto chiede adesso, dopo questi nuove dichiarazioni, la riapertura ufficiale del caso, visto che negli anni passati ogni tentativo si è rivelato vano. Gli osservatori dei rapporti tra Germania e Israele si chiedono se questo affare che sembrava archiviato possa incrinare, pur se in misura minima, la buona intesa tra i due Paesi.