Le dimissioni del presidente Kohler sono un’altra grana per Angela Merkel
31 Maggio 2010
Il secondo mandato di Horst Köhler, il Presidente della Repubblica federale tedesca, è durato appena un anno. Non ha retto alle polemiche dopo alcune dichiarazioni sulla guerra in Afghanistan che avevano suscitato molto scalpore. Il Presidente, tornando da una visita ufficiale in Cina, si era recato a sorpresa dalle truppe tedesche senza fare una buona impressione in quanto aveva indirettamente dubitato della certezza di una vittoria in Afghanistan. Köhler, inoltre, non recandosi a Kabul, ma solo dalle truppe tedesche, aveva creato un piccolo incidente diplomatico con il governo afghano.
Al fine di chiarire un viaggio non esattamente di successo, aveva offerto una spiegazione singolare della missione militare ad un’emittente radiofonica, almeno per un Presidente della Repubblica: si combatte per difendere la nostra libertà, per la sicurezza dei nostri cittadini, ma anche per proteggere i nostri interessi commerciali. Non si tratta di per sé di un’affermazione nuova. C’è una scuola di pensiero molto ben agguerrita che da anni sostiene gli interessi economici dietro la guerra in Afghanistan, ma in ogni caso le dichiarazioni di Köhler hanno suscitato discussioni, commenti, interpretazioni e le critiche sono arrivate sia dal governo sia dall’opposizione. Köhler, che non appartiene ad alcun partito e che non è espressione di un potere politico ben preciso, ma piú che altro è stato parte di un disegno strategico del Cancelliere Merkel e del Ministro degli Esteri Westerwelle, non ha retto alle critiche e si è dimesso.
Horst Köhler, pressocchè sconosciuto ai più prima di diventare Presidente, fu infatti eletto a sorpresa per la prima volta nel 2004 da una maggioranza di centro-destra e doveva essere il primo tassello del progetto politico che stavano costruendo il duo Merkel-Westerwelle. Tuttavia le elezioni anticipate del 2005 rappresentarono non l’inizio della coalizione nero-gialla (cristiano-democratici e liberali), ma della Grande Coalizione. Köhler fu poi rieletto, per un secondo mandato, nel 2009 e pochi mesi dopo si realizzava, con cinque anni di ritardo, il governo di Merkel e Westerwelle. Oggi il centro destra tedesco si ritrova improvvisamente senza il “suo” presidente. Dopo le difficoltá iniziali del governo, la crisi greca, le elezioni perse qualche settimana fa nel Nord Reno-Westfalia, ora c’è un’altra grana da risolvere per il Cancelliere Merkel.