Leggi gli articoli di Rodotà e sembra di sentir parlare Saint-Just o Robespierre
28 Luglio 2011
La vicenda della legge sull’omofobia bocciata dalle Camere è davvero esemplare! Stando all’articolo di Stefano Rodotà su Repubblica, "La politica del disgusto", ci troviamo di fronte all’ennesimo tentativo di sbarrare "la via all’incivilimento del sistema giuridico". Un episodio vergognoso e inqualificabile! In realtà, è il commento di Rodotà a essere vergognoso e inqualificabile e non per le tesi (legittime) che sostiene, ma per il rifiuto giacobino-totalitario nel prendere in minima considerazione l’ipotesi che quanti la pensano in maniera diversa da lui possano avere anche loro qualche buona ragione. Il fatto è che, per quel monumento di supponenza che è il docente calabro-romano, la norma giuridica deve avere "un elevato valore simbolico". In altre parole, la legge non deve limitarsi a riconoscere e tutelare diritti ma deve avere una funzione rieducativa, deve rendere migliori gli uomini, liberarli da pregiudizi e da superstizioni. Sconfitti Marx e Lenin riecco Saint-Just e Robespierre!