L’emergenza rifiuti e il business tedesco

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L’emergenza rifiuti e il business tedesco

11 Aprile 2008

La campagna elettorale, dunque, s’è
conclusa. Per Walter Veltroni la cosa dovrà pur essere un sollievo. Sì, proprio
un sollievo. Perché non s’era mai vista una campagna
elettorale con simili arrampicate sui vetri da parte di uno dei candidati di
punta.

Come? Dapprima, l’impresa è consistita nel far
dimenticare Romano Prodi – e soprattutto Vincenzo Visco – nel tentativo di
accreditarsi come il nuovo che avanza. Niente da fare, però, visto che
l’entrata a piedi pari di Silvio Berlusconi su Alitalia ha costretto Romano
Prodi a rientrare dal dimenticatoio e rivelare il filo doppio che lega “padre”
(Romano) e “figlio” (Walter).

Poi, scoppiato lo scandalo-rifiuti,
moltissime energie del PD – vedi Massimo D’Alema nel ruolo di proconsole plenipotenziario
in missione a Napoli – sono state profuse nel mettere il silenziatore alla
Campania.

Ma finora l’unico risultato del circo
equestre montato dal centro-sinistra è la promessa di un’uscita di scena
promessa in modo parecchio “obliquo” da Bassolino.

Poca cosa, ma forse meglio che niente. Difficile dire quanto potrà reggere l’impalcatura messa in piedi dal PD per le
elezioni.

Per intanto, però, neanche all’estero si
sono dimenticati di come stanno le cose in Campania.

Particolarmente interessata agli eventi
partenopei è la stampa tedesca. La Frankfurter Allgemeine,
in più di un editoriale, si esibiva in un riso amaro tutto incentrato sulle
ipocrisie della politica di casa nostra.

Già da tempo, poi, ci ha segnalato che in
Germania, intorno all’”importazione” di rifiuti stranieri, si è generato un
business coi fiocchi.  I rifiuti vengono
prelevati in Campania e spediti con speciali vagoni a Leipzig e Bremerhaven. La
frequenza delle consegne è di due carichi al giorno – da 1.500 tonnellate  – e viene curata dalla Ecolog S.p.A , società
del Gruppo Ferrovie dello Stato.

Una tradizione, questa, che dura da tempo,
come spiegano le informazioni pubblicate dalla Sueddeutsche e dalla stessa Ecolog sul proprio sito internet. Nel lontano
febbraio 2001, infatti, il Commissario governativo incaricato di gestire l’emergenza
rifiuti campana incaricò proprio la
ECOLOG di
gestire la fase di passaggio.

Ma la “parentesi” – anche nota come
‘l’emergenza nell’emergenza’ – è diventata la regola.

Ad ogni buon conto, i tedeschi non sembrano
farsi grossi problemi. Nemmeno i Grünen,
cugini tedeschi dei Verdi del nostro Pecoraio Scanio, si agitano più di tanto.
Anche loro hanno capito che “business is business”.

E’ pur vero,  come ha spiegato un manager Ecolog alla Sueddeutsche, che “ogni chilogrammo di
rifiuti che arriva dalla Campania è un chilogrammo in meno in mano alla
Camorra”.

Ma a far impressione sono soprattutto le
cifre parlano chiaro: le società tedesche attive nello smaltimento rifiuti sono
leader indiscusse nel mondo in questo campo e arrivano a fatturare oltre
200.ooo euro al giorno. Cifre folli, ma le tariffe di mercato – fino a 100 euro
a tonnellate – consentono questo e altro. Nel solo 2006 la Germania ha “importato”
18 milioni di tonnellate, di cui 5,6 milioni di tonnellate di rifiuti
speciali. 

Non so voi, ma se io fossi tedesco, quasi
quasi mi spiacerebbe lasciarla, questa cuccagna. Dopotutto faceva tanto comodo,
il Walter Veltroni show.