Linee guida sull’uso disinvolto della pillola anticoncezionale

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Linee guida sull’uso disinvolto della pillola anticoncezionale

08 Maggio 2011

Leggiamo dall’agenzia AGI del 6 maggio quanto segue, riferendo un sondaggio della Società Italiana della Contraccezione (SIC). “Migliora la pelle, la linea e l’immagine: è la pillola anticoncezionale, sempre più apprezzata soprattutto per i suoi effetti estetici. Il 68% di chi sceglie questo contraccettivo si considera fisicamente più bella di prima, il 75% si sente più sicura di sé e 9 su 10 promuovono il proprio aspetto con una sufficienza piena (il 62% fra chi non la usa). Insomma, le donne del nostro Paese si amano”. Ci manca solo che migliori la vista, faccia dimagrire e renda l’alito migliore!
Eppure ci lascia un po’ perplessi leggere addirittura sul sito del Feminist Women Health Center – certo non ostile agli anticoncezionali- che tra gli svantaggi della pillola c’è un “aumentato rischio di attacco cardiaco e di ictus” e sul sito del National Cancer Institute che, certo, la pillola diminuisce il rischio di cancro dell’ovaio e dell’endometrio, ma aumenterebbe il rischio di cancro della cervice uterina e in particolare di cancro del fegato. Dunque, qualche problema c’è e non solo di ordine morale.

Non sarebbe allora opportuno consigliare prudenza, invece di cantare le lodi della pillola? Non dimentichiamo che si tratta di autosomministrarsi ormoni per anni e anni, e questo è un livello di medicalizzazione estremamente forte. È possibile che l’unica via per vivere una vita sessuale armonica sia quella medica? Quello che non ci va giù degli anticoncezionali, mettendo un momento da parte i criteri morali che ognuno (ateo, ebreo, musulmano, cristiano, buddista) può avere, è che quando si parla di sesso si parla solo di loro. Come se parlare di sesso fosse parlare di come non aver figli.

Ma non basta: la pillola sembra diventata un must: si diffonde come una mano santa, senza ricordare che qualcosa che non va c’è: i rischi per la salute e l’idea stessa di figlio come qualcosa da evitare. Perché oggi fare un figlio è diventata una cosa “da matti”, tanto che spacciano la balla che i figli li fanno i ricchi e i poveri non se li possono permettere, mentre è vero proprio il contrario: i figli li fanno solo i poveri. Perché, non si sa, ma certo non è per ignoranza, dato che oggi se non sai cosa è la pillola o come ti devi mettere il preservativo non ti danno nemmeno la patente. Il sesso lo trovi su ogni giornaletto, te lo insegnano a scuola, per non vederlo in TV mentre ceni devi fare zapping e si tratta solo di sesso “protetto” cioè protetto dal nemico che per la società pedofobica altri non è che l’arrivo di un figlio.

Niente in contrario verso chi la usa: non vogliamo obbligare nessuno a usare o non usare questo o quello; ma vogliamo obbligare a pensare. Contro il pensiero unico orwelliano.