L’insostenibile oppressione degli Enti locali (e statali)

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L’insostenibile oppressione degli Enti locali (e statali)

01 Agosto 2011

Gli zeloti delle ‘autonomie locali’ che considerano lo Stato unitario e accentratore come ‘il nostro nemico’ (per citare il titolo dell’opera di A. J. Nock) dovrebbero prendere in considerazione quanto siano diventati oppressivi e persecutori gli ‘enti locali’.

Tra Ici, multe e infrazioni varie (molte delle quali ‘controverse’), il cittadino passa una parte rilevante del suo tempo in banche e uffici postali per pagare bollette dimenticate, per placare la fame dei grassatori pubblici che gli impongono tasse altissime sui rifiuti anche se si riferiscono a locali che, come spazzatura, arrivano sì o no a un totale di un chilo l’anno. Se alle vessazioni locali si aggiungono quelle nazionali, con il loro stillicidio che in pratica dura tutto l’anno, l’italiano medio dedica quasi metà della sua esistenza a regolare i rapporti con le amministrazioni. A questo punto non sarebbe meglio consegnare ai rapinatori che ci governano il 70% dei nostri redditi a patto che non ci rompano più le scatole?