Lo spettro dell’Ucraina sul vertice del G20 in India

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Lo spettro dell’Ucraina sul vertice del G20 in India

Lo spettro dell’Ucraina sul vertice del G20 in India

08 Settembre 2023

Il primo ministro Narendra Modi accoglie i leader del G20 cambiando nome a l’India, a quanto pare troppo legato al colonialismo. Nella retorica terzomondista e nazionalista Hindu l’India diventa “Bharat” in antico sanscrito. Sarà un G20 impegnativo. Modi vuol mettere al centro della scena le preoccupazioni delle nazioni del “Sud globale”, ma lo spettro dell’invasione russa in Ucraina incombe, sollevando ancora una volta interrogativi sulla reale utilità di questi vertici come questo nel trovare un consenso comune sulle crisi internazionali.

Del resto molte delle queste questioni legate a quel Sud globale sono inestricabilmente intrecciate al conflitto ucraino, si pensi alla guerra del grano scatenata da Putin. La Russia spalleggiata da Pechino continua a mettersi di traverso sulle posizioni legate a Kiev nei vertici internazionali, mentre la Cina non cede nulla nell’indo-pacifico. Questa situazione di stallo rischia di lasciare per la prima volta il vertice del G20 senza una dichiarazione consensuale finale dei leader che lo rappresentano.

Le questioni geopolitiche stringono d’assedio il forum della economia globale. Il presidente ucraino Zelensky e i presidenti Putin e Xi Jinping non parteciperanno al vertice del G20, Mosca e Pechino si limiteranno a inviare dei loro emissari. Kiev non è stata invitata. Russi e cinesi guardano ai Brics più che al G20, così l’India, pur fra mille tensioni con la Cina, mantiene aperto il dialogo con il Cremlino mentre si presenta al mondo come capofila dei non allineati, la metà dei suoi ospiti al G20.

Tra le tematiche del vertice, i carburanti alternativi, l’efficienza delle risorse, le infrastrutture digitali e la sicurezza alimentare. “In un mondo sempre più frammentato, il ruolo del G20 come forum per affrontare le sfide globali è vitale,” ha scritto su X la presidente della Commissione europea von der Leyen. “Il vertice di Delhi, sotto la forte guida del Primo Ministro Narendra Modi, sarà quindi determinante. L’Ue farà tutto il possibile per garantirne il successo”.

Anche la premier Giorgia Meloni è atterrata a Nuova Delhi, interverrà nella prima sessione di domani mattina dedicata a clima, ambiente, energia e sviluppo sostenibile e poi alla terza di domenica mattina sulla transizione digitale, riforma delle istituzioni multilaterali ed intelligenza artificiale.

Gli Usa di Biden sembrano accodarsi all’idea indiana di includere anche l’Unione africana tra i membri del consesso economico. Anche sulle proposte di una riforma bancaria multilaterale per i Paesi in via di sviluppo Washington sta a guardare, come pure sul taglio del debito. L’assenza di Xi e Putin al vertice può essere l’opportunità per Modi di rilanciare il suo Paese come guida del Sud globale e soprattutto di piazzare qualche bandierina a uso interno sulle priorità economiche e sociali dell’India. Anzi, del Bharat.