L’uomo del Maghreb. Affari politica e pallottole per Alexander Djohuri

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L’uomo del Maghreb. Affari politica e pallottole per Alexander Djohuri

17 Maggio 2010

Le ultime notizie dei siti più ficcanaso lo hanno descritto impegnato, manco a dirlo con successo, nei fruttuosi scambi economici tra Francia e Russia, quasi a confermarne l’aura misteriosa e vincente. Stiamo parlando di Alexander Djohuri, l’uomo d’ affari  nato a Saint-Denis da una famiglia d’origini modeste nel 1959 e ora punto di raccordo imprescindibile tra politica e imprenditoria d’Oltralpe. Difficile che i contratti più ricchi, soprattuto con i Paesi del Maghreb, non vedano in qualche modo protagonista quest’autentico self-made man, azionista di Veolia,  descritto da amici e avversari come machiavellico e levantino.

La sua parabola intriga  da sempre i principali giornali parigini, incuriositi dal parterre d’amici illustri: Nicolas Sarkozy, Jacques Chirac, Dominique de Villepin (insieme a cui appare, con linda tenuta estiva,  in una delle rare foto in circolazione), Bernard Squarcini (servizi segreti),  Henry Proglio, Arnaude Lagardere, Rachida Dati,  solo per citarne alcuni. Secondo Libération, il decollo definitivo del brasseur franco-algerino è avvenuto più di vent’ anni fa, grazie alla conoscenza con Maurice Gourdault-Montagne, allora consigliere diplomatico di Chirac, che lo volle impegnato nel controllo del munifico business delle armi con gli stati arabi. Prima del salto nella crema che vigila e regna sul potere della capitale, qualche disavventura, come non guasta per chi arriva al Pantheon partendo dai sobborghi.

Nell’aprile del 1985 un sicario avrebbe ricevuto ottocentomila franchi per assassinare l’ allora giovane Alexander. L’ arma s’ inceppò e la vittima designata riuscì a darsela a gambe. Il maldestro delinquente ingaggiato per l’ operazione venne ritrovato morto nove mesi dopo. Passa un anno e arriva un altro episodio drammatico, che coinvolge anche l’ attore Alain Delon e suo figlio. Djohuri, ferito in uno scontro a fuoco, si rifugia all’ ospedale Saint-Louis e racconta ai medici di essersi fatto male in un incidente automobilistico. Nel 1995, messi da parte gli eventi truculenti, l’intraprendente finanziere apre una società in Svizzera, specializzata in olio, acqua e rifiuti. Da lì, per un uomo abile e deciso, tessere relazioni è un gioco da bambini.

L’ importante è non esagerare nell’ apparire, lasciar perdere i lustrini e godere il sapore del potere primario da dietro le quinte. Anche perchè, come recita il curriculum,  i nemici non mancano, e l’invidia è una dei motori inesauribili di questo mondo.