M.O. Incontro Obama, Netanyahu e Abu Mazen: “Subito ripresa negoziati”

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M.O. Incontro Obama, Netanyahu e Abu Mazen: “Subito ripresa negoziati”

22 Settembre 2009

È iniziato alle 12.30 locali, le 18.30 in Italia, presso il Waldorf Astoria Hotel di New York, l’incontro trilaterale tra il presidente Usa Barack Obama, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen. Come scrive il sito del quotidiano Yedioth Ahronoth, in apertura del vertice Obama ha chiesto una ripresa al più presto possibile dei negoziati sul Medio Oriente, affermando che il conflitto israelo-palestinese è un fattore critico non solo per la regione, ma per il mondo intero.

Obama ha quindi chiesto alla parte palestinese un maggiore impegno per promuovere i negoziati con i Israele e, pur lodando lo Stato ebraico per alcuni passi compiuti negli ultimi mesi, gli ha chiesto di fare di più, soprattutto in materia di insediamenti in Cisgiordania. Poco prima Obama aveva incontrato separatamente Netanyahu e poi Abu Mazen. Non si attendono risultati di rilievo dal trilaterale di oggi, che viene interpretato da israeliani e palestinesi come una riunione preliminare a un’eventuale ripresa dei negoziati, per la quale è impossibile al momento prevedere una data.

"Nonostante tutti gli ostacoli – ha detto Obama in una dichiarazione alla stampa in apertura del trilaterale – i negoziati su uno status definitivo devono cominciare, e devono cominciare subito". "Questo è tempo di mostrare flessibilità, buon senso e disponibilità al compromesso, che sono necessari per raggiungere i nostri obiettivi", ha detto Obama, citato dal sito del Jerusalem Post. Obama ha quindi assicurato che "gli Stati Uniti sono impegnati per una pace in Medio Oriente che sia giusta, duratura e ampia, che porti a due Stati che vivono uno al fianco dell’altro, la Palestina e Israele", aggiungendo che "è importante che gli Stati arabi compiano dei passi per promuovere la pace nella regione".

Promettendo che il suo inviato speciale George Mitchell sarà presto nuovamente nella regione e che palestinesi e israeliani invieranno propri rappresentanti a Washington nei prossimi giorni, Obama ha chiesto ai leader mediorientali di "non continuare allo stesso modo del passato, compiendo tentativi di passi avanti per poi farne altri indietro". Al termine di questo primo breve intervento, Obama ha incassato l’applauso sia di Netanyahu che di Abu Mazen. Presenti all’incontro anche i ministri israeliani della Difesa, Ehud Barak, e degli Esteri, Avigdor Lieberman, oltre al Segretario di Stati Usa, Hillary Clinton, il consigliere di Obama per la Sicurezza Nazionale, Uzi Arad, e l’inviato speciale per il Medio Oriente, George Mitchell.

Obama ha quindi lodato entrambe le parti per i passi avanti compiuti in vista del riavvio dei negoziati, ma ha tuttavia precisato che non hanno ancora fatto abbastanza. "I palestinesi hanno aumentato i loro sforzi in materia di sicurezza", ha ricordato, invitandoli però a dimostrare maggiore disponibilità in vista della riapertura dei negoziati. Su Israele, ha affermato che il suo governo ha "agevolato una maggiore libertà di movimento per i palestinesi e ha discusso importanti iniziative sul contenimento delle attività negli insediamenti, ma deve tradurre le discussioni in azioni, su questo tema e su altri". "Non è più tempo di parlare di avvio dei negoziati, è tempo di andare oltre", ha affermato, fissando metà ottobre come data per riesaminare lo stato dei fatti, dopo che Mitchell avrà continuato a mediare con le due parti e dopo che israeliani e palestinesi avranno inviato loro rappresentanti a Washington la prossima settimana.