Ma “Medici senza frontiere” non è “Emergency”
17 Maggio 2007
Si profila in Europa un medico al ministero degli Esteri, non in Italia, dove Gino Strada, a suo modo, è già stato ai vertici della nostra politica estera. Bensì in Francia, dove si parla dell’ingresso al Quai d’Orsay del mitterrandiano, popolarissimo animatore di “Medici senza frontiere”. Ad un ticket Sarkozy-Kouchner aveva già pensato mesi fa André Glucksmann e non c’è dubbio che, in vista delle elezioni di giugno, la sinistra incasserebbe così l’ennesimo “pugno in faccia”. Prevale, quindi, nella scelta di Kouchner, un profilo di politica interna, non privo di una sua spettacolare “grandeur” e capace di valorizzare antiche tradizioni transalpine. Quanto alla politica estera, essa rimane comunque saldamente affidata al presidente Sarkozy, come si addice al semi-presidenzialismo.
In Italia, fu, invece, per ragioni di politica interna che Strada poté impossessarsi del quadro-commando della Farnesina e di Palazzo Chigi: con risultati che neanche il peggior nemico della Francia le augurerebbe. Del resto, esser stati mitterrandiani, è assai meno disdicevole che farsi compagni di Strada.