Manovra, Berlusconi e Tremonti: Niente aumento delle tasse e pensioni tutelate

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Manovra, Berlusconi e Tremonti: Niente aumento delle tasse e pensioni tutelate

26 Maggio 2010

Nel giorno in cui Ue e Fmi promuovono la correzione dei conti italiana, Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi illustrano la manovra per il prossimo biennio. Gli sforzi dell’Italia "vanno della buona direzione" ha detto il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso dal forum dell’Ocse a Parigi, a cui ha fatto seguito il commento di   Trevor Cullinan, analista di Standard & Poor’s: "Le misure che mettono le finanze pubbliche su un binario più sostenibile e aiutano a realizzare l’atteso netto calo della spesa primaria in percentuale del Pil – ha detto – daranno sostegno ai rating della Repubblica italiana", attualmente pari ad A+ con prospettive stabili sul lungo termine.

Intanto, sale il malumore dei sindacati per le misure che interessano da vicino i dipendenti pubblici dopo il varo della manovra: la prima ad andare all’attacco è la Cgil, con il segretario Guglielmo Epifani  che ha annunciato uno sciopero generale entro la fine del mese prossimo e una manifestazione del pubblico impiego il 12 giugno a Roma.

In tarda serata, il ministro dell’Economia e il premier comunicano che il giudizio espresso dal Fondo Monetario sulla manovra italiana è "molto positivo". L’Fmi invita l’Italia ad andare avanti sulla strada delle riforme strutturali, puntando in particolare su quelle della giustizia e del lavoro. "Una ripresa modesta e fragile è in corso", dice l’istituto con sede a Washington, apprezzando "l’impegno delle autorità italiane a ridurre il deficit sotto il 3% entro il 2010" come pure il pacchetto di interventi che prevede una serie di aggiustamenti all’1,6% del pil fra il 2011 e il 2012. Posto che l’Italia sconta ancora una serie di debolezze di sistema, secondo l’Fmi il risanamento del bilancio pubblico dovrebbe essere "uno dei principi guida del federalismo". Al nostro Paese si chiede di aumentare la concorrenza, la competitività, mentre si lodano "le recenti ampie riforme delle pensioni che hanno significativamente migliorato la sostenibilità del sistema pensionistico". Secondo il Fondo monetario, il sistema ha "resistito alla crisi globale relativamente bene", ma le banche devono tenere la rotta vista la debolezza dell’economia.

"Andiamo nella direzione del contenimento della spesa, non abbiamo toccato pensioni ed aggiunto nuove tasse, vogliamo contrastare l’evasione anche con il federalismo fiscale, perchè c’è un tasso di evasione inaccettabile, soprattutto nelle regioni del Sud", così il premier Silvio Berlusconi, riunendo il senso della manovra ai parlamentari del Pdl riuniti a Montecitorio dopo la conferenza stampa a Palazzo Chigi. Poco prima, Tremonti aveva riassunto il peso e l’importanza delle decisioni prese dal governo: "Questa operazione non è solo la riduzione del perimetro dello Stato, è anche la riduzione del peso dello Stato ed è questo il primo passo su una direzione che vorremmo seguire". I fondi recuperati dai tagli dovranno, secondo il ministro, "andare alla sanità e ai pensionati", mentre gli interventi sugli enti locali e per le Regioni "sono consistenti ma non insostenibili".

Giro di vite sulle pensioni di invalidità, il cui costo è salito a 16 miliardi, "un punto di pil l’anno", dice Tremonti. E ancora, la competitività: "C’è un disposto di norme che pensiamo possano essere efficaci. Pur se a livello di sperimentalità, sono molto innovative". Dalla fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno ("zero Irap" per le nuove imprese) ad un profondo ripensamento della burocrazia. Nell’ambito delle politiche per il federalismo fiscale, dunque, alle Regioni del Mezzogiorno viene data autonomia decisionale sull’imposizione dell’Irap. Potendo abbassare l’imposta finio ad azzerarla questo dovrebbe incentivare gli investimenti delle imprese dei paesi della Ue. Per facilitare le iniziative economiche, inoltre, saranno previsti incentivi per i ricercatori Italiani che vivono all’estero. 

Sempre sul fronte fiscale, scende da 12.500 a 5mila euro la tracciabilità dei pagamenti e scatta l’obbligo della fattura telematica per gli importi superiori a 3mila euro. Ci sarà inoltre una revisione dei benefici fiscali, ovvero una stretta sui fondi immobiliari cosiddetti "veicolo": in breve, cresceranno i contributi per i proprietari degli immobili che saranno oggetto di valorizzazione urbanistica. Nelle zone in cui il valore di mercato degli immobili dovesse aumentare in seguito ad interventi di riqualificazione i proprietari pagheranno di più.

Un capitolo che ieri ha scatenato discussioni infinite  è stato quello sull’ abolizione delle province. Durante la conferenza stampa né il premier, né il ministro Tremonti hanno fatto dei riferimenti precisi alla questione ma i governatori denunciano la eventuale inconstituzionalità di un provvedimento del genere se mai dovesse venire attuato. Dalle notizie filtrate in giornata, ad essere eliminate dovrebbero essere le province con meno di 220mila abitanti, 9 o 10 in tutto, escluse quelle a statuto speciale. In serata però, il ministero ha precisato che l’abolizione non può essere immediata, poichè serve un decreto ministeriale di attuazione della norma contenuta nel decreto legge.