Manuale pratico ancora utile per scoprire se sei di destra o di sinistra
06 Novembre 2011
Chi non ha dovuto rispondere, almeno una volta nella vita, a questa domanda: Sei di destra o di sinistra? Tutti noi ci siamo trovati nella necessità di doverci definire in modo netto, tranchant ed inequivocabile: di destra! di sinistra! oppure, ai tempi della democrazia cristiana, di centro.
Destra e sinistra. Due concetti e visioni oggi un po’ in disuso, forse obsolete ed in decadenza, ma che, circa un anno fa, Pierluigi Bersani e Gianfranco Fini, con l’aiuto di Fabio Fazio, hanno cercato, a dire il vero con scarso successo, di ridefinire. Tutti e due sono caduti o nella retorica o nella vaghezza di definizioni generiche in cui tutti possono metterci di tutto: la migliore Costituzione del mondo, il 25 aprile, il lavoro come diritto, collettivismo e laicità da un parte e orgoglio di essere italiani, senso dello stato, cultura dei doveri, senso delle istituzioni ed efficienza della stato dall’altra.
Al di là delle generalizzanti definizioni di Bersani e Fini, destra e sinistra oggi possono rappresentare ancora delle linee di demarcazioni di un qualche valore nella misura in cui si scende ai casi concreti. In questo senso, forse, destra e sinistra, possono oggi ancora aver un senso, non certo come ideologica e aprioristica definizione di se stessi.
A provare a fare un po’ di chiarezza sui concetti di destra e sinistra ci ha provato un libro recente dal titolo eloquente: "Sei di destra o di sinistra? Test e guida pratica per politici ed elettori", a cura di Diego Gavagnin, Ediplan 2011. Il vero autore del libro è un noto personaggio pubblico italiano ma, per un “perverso” atto di libertà, ha preferito non far comparire il suo nome. Come si legge nell’introduzione: “Destra e sinistra non sono solo attuali, ma lo saranno sempre, almeno fino a quando esisteranno costituzioni, parlamenti e governi basati sulla democrazia. Saranno sempre attuali semplicemente perché queste due parole racchiudono le uniche basi teoriche possibili che consentono di fare scelte coerenti e non casuali su tutte o almeno sulle principali decisioni che la politica è chiamata ad assumere.”
Il libro non è in nessun modo riconducile alla categoria della filosofia o scienza politica. Non è un libro storico e non ripercorre la storia dei concetti e delle ideologie di destra o di sinistra. Il libro parte, al contrario, dalla constatazione confermata da numerosi studi e sondaggi secondo i quali sempre più gente ha difficoltà a definirsi, appunto, di destra o di sinistra trovando queste definizioni incomplete ed inopportune. Vuole, così, essere, piuttosto, un manuale per capire se effettivamente una persona può riconoscersi nella destra o nella sinistra. Sei di destra o di sinistra? si apre, infatti, con un test, come fosse quasi un quiz della patente. E vi assicuro che a prescindere da qualunque siano le vostre inclinazioni politiche troverete il test interessante, stimolante e servirà a sviluppare una maggiore consapevolezza delle vostre idee.
Le domande a cui dovreste rispondere nel test iniziale sono sì generali (E’ giusto il livello delle tasse? Per che cosa lo Stato dovrebbe fare di più? La scuola deve essere pubblica? A chi dovrebbero essere assegnate le case popolari? E’ necessario il nucleare? La sanità deve essere pubblica? Il lavoro è un diritto? … e così via), ma grazie ad un complesso e solido sistema di risposte alla fine si ha proprio la sensazione di non aver perso del tempo e che il risultato sia, in qualche modo, credibile ed affidabile. Come chiarito nell’introduzione il test di trova all’inizio e non alla fine del libro in quanto intende rendere palesi le scelte fatte dal lettore stesso sulle varie questioni politiche. I temi e le domande affrontano gli argomenti della vita sociale del nostro paese (sono però esclusi i temi etici – ed è un vero peccato!) con l’idea di offrire uno stimolo per la discussione pubblica italiana. Dopo il test inizia, poi, il libro vero e proprio, breve e di facile lettura, in cui vengono spiegati i criteri del test ed i concetti che stanno ad indicare la destra o la sinistra, ma questo lo lasciamo alla vostra curiosità, perché come si legge nell’introduzione, “ogni iniziativa politica di rilievo ha un significato di destra o di sinistra”.