Merkel e Monti convergono sul cammino europeo contro la crisi

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Merkel e Monti convergono sul cammino europeo contro la crisi

Merkel e Monti convergono sul cammino europeo contro la crisi

12 Gennaio 2012

“Grande rispetto per le riforme avviate, in pochi giorni, dal nuovo governo italiano”. La conferenza stampa congiunta della Cancelliera tedesca Angela Merkel e del Presidente del Consiglio italiano Mario Monti è iniziata con una sviolinata di apprezzamento al governo italiano. Secondo Angela Merkel, infatti, le misure varate dal governo italiano nelle ultime settimane rafforzano l’Italia e le sue prospettive economiche.

La Cancelliera ha apprezzato, inoltre, la velocità con la quale sono state realizzate. Mario Monti, da parte sua, ha presentato l’Italia non più come il malato d’Europa ed ha ricordato come non sono più giustificati i tassi di interesse così alti sul debito italiano. L’Italia sta facendo la sua parte, chiedendo enormi sacrifici ai propri cittadini, e questo deve essere riconosciuto dai mercati. Il Presidente del Consiglio italiano ha anche affermato come abbia discusso con la Cancelliera non solo di quello che è stato realizzato, ma anche della cosiddetta fase-due della sua azione di governo nella quale sono previste, tra l’altro, le liberalizzazioni.

L’obiettivo è di realizzare un provvedimento molto ampio che possa garantire maggiore crescita ed equità secondo il modello dell’economica sociale di mercato di stampo tedesco così come pensata, in passato, da Ludwig Erhard in poi – Monti si è anche concesso una breve digressione (di apprezzamento) su un ritratto di Adenauer nello studio della Cancelliera Angela Merkel. La lunga conferenza stampa si è sviluppata, fondamentalmente, su tre temi: fondo salva-stati, crescita e Tobin tax.

Riguardo al fondo salva-stati, sia Monti che Merkel hanno parlato di come rafforzare e rendere effettivamente operativo il fondo ed anche del modo in cui la Banca Centrale Europea possa contribuire. In questo senso saranno più informativi i prossimi vertici tra i governi europei. Per quanto riguarda la crescita, o meglio l’assenza di crescita in Europa, “ognuno deve fare la sua parte”, ha detto Angela Merkel.

E’, infatti, necessario che si realizzino le condizioni per una crescita non effimera, ma duratura e strutturale – ha detto Monti. I provvedimenti non devono essere occasionali, ma, appunto, strutturali: liberalizzazioni, concorrenza e meritocrazia. L’obiettivo è una crescita che derivi da una struttura economica sana. Come ricordato da Monti, la Germania, per esempio, ha fatto e sta facendo riforme importanti che sono alla base della sua competitività e non è dunque un caso la sua attuale forza economica.

Infine la Tobin Tax. Monti ha prima di tutto ricordato che si tratta di una tassa, che, come il mostro di Loch Ness, riappare ciclicamente. Ma non si è mai voluta veramente realizzare. Tuttavia la Tobin Tax proprio in questa fase storica può essere una misura efficace. Monti si è dimostrato disponibile ad appoggiare l’iniziate dell’Unione Europea.

Se il governo precedente era contrario, oggi, per l’Italia non ha senso pensare ad una forma di fiscalità isolata. Sulla Tobin Tax (Monti ha ricordato, tra l’altro, di essere stato uno studente di Tobin) l’Italia è oggi possibilista e può avere un senso al fine di dimostrare anche una maggiore cooperazione e collaborazione con Germania e Francia. Monti ha anche evidenziato che sarebbe ancora meglio che la Tobin tax venisse introdotta a livello globale.

Da registrare, infine, l’apprezzamento di Monti per la disciplina di bilancio e per un’economia basata sui principi di mercato della Germania. La Repubblica Federale Tedesca è – ha detto Monti – un modello al quale è giusto guardare con ammirazione. Questo non significa imporre un modello su un’altra struttura sociale (per esempio sulle liberalizzazione del commercio l’Italia è più avanti rispetto alla Germania), ma appunto cercare un confronto e dialogo costruttivo in cui ognuno recepisca il meglio dall’altro.

L’impressione finale è che il dialogo tra i due governi sia molto intenso e ci sia un approccio di reciproca collaborazione. Angela Merkel ha ricordato la tradizionale amicizia tra i due popoli, quello tedesco e quello italiano. Sia Merkel che Monti hanno evidenziato come, al di là degli interessi nazionali, esiste un bene comune e superiore, chiamato “Europa” che va difeso e tutelato. Il mondo è cambiato e l’Europa, nonostante abbia il 7 per cento della popolazione mondiale ed il 20 per cento di creatività, è un continente che ha bisogno di uno sforzo per diventare ancora più attraente a livello globale.