Nasce il Marine “Figlio dei Fiori”

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Nasce il Marine “Figlio dei Fiori”

14 Settembre 2009

E va bene che bisogna prendersi cura dei soldati al fronte, provati come sono dai campi di battaglia afghani. Ma la notizia apparsa giorni fa su “Wired” – i Marines di Camp Lejeune fanno yoga per elaborare il trauma della guerra – lascia perplessi sulla trasformazione in corso nel nuovo esercito di Obama.

Ci stiamo lasciando alle spalle l’anniversario di Woodstock, la “tre giorni” di pace amore e musica in cui molti giovani americani sperimentarono le delizie cervicali dello Yoga (oltre a molte altre droghe meno nobilitanti). Sarà per questo revival orientalista che gli psicologi militari, e gli esperti preoccupati dalle condizioni mentali dei soldati al fronte, hanno deciso di curare le truppe con le antiche tecniche di meditazione dei samurai. In alternativa c’è una gamma di rimedi da far invidia a “Riza Psicosomatica”: dalla Pet all’Art Therapy, fissare un dipinto svuotando il cervello o ascoltare musica per sentirsi meglio.

Del tipo hai appena fatto fuori il tuo nemico, o magari sei stato sul punto di farti ammazzare, torni alla base e inizi ad accarezzare (nervosamente) un gatto per non pensare a quello che è successo. Il motto dei nuovi asceti in contemplazione è infatti: “Fai la guerra al nemico, ma lascia la battaglia sul campo di battaglia”. A parte che non è facile, non è detto che sia la scelta giusta (se sul campo di battaglia devi tornarci). Pensiamo al training degli assassini di Al Qaeda. Quando il terrorista si prepara al martirio nella sua caverna sulle montagne non solo concentra tutto se stesso sulla sua missione ma sa anche che non tornerà più indietro. E’ questa la sua motivazione.

Logicamente non dobbiamo mica trasformare i Marines in kamikaze, ma quale sarà il futuro dell’elite militare americana seguendo la strada dello Yoga? Dal recupero dello zen e dell’arte della manutenzione della motocicletta, a Kerouac e la chitarra di Jimi Hendrix, il passo è breve. Sta per nascere il “Marine-beat-hippie” che metterà fiori nel suo fucile e andrà a combattere salmodiando “Hare Krishna, Krishna Hare, Hare Rama, Rama Rama”… Un soldato perfetto per affrontare il prossimo tagliagole talebano.