Nella guerra del gas il Cav. ha scelto il cavallo vincente (Putin)

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Nella guerra del gas il Cav. ha scelto il cavallo vincente (Putin)

27 Giugno 2011

Italia e Germania sono due paesi molto diversi dal punto di vista storico, economico e politico, ma sono oggi accomunati dal fattore-Russia. Negli ultimi mesi, poi, si sono trovate nuovamente unite sulla politica energetica. A dire il vero più per caso che per condivisione di una comune politica energetica. Da una parta il Governo di Angela Merkel ha deciso di abbandonare volontariamente il nucleare entro il 2022, dall’altra il Governo di Silvio Berlusconi, in seguito al recente referendum, è stato costretto a fare marcia indietro sul progetto di costruzione di nuove centrali nucleari. Entrambi i governi, che appena qualche mese fa avevano scommesso con forza sull’energia nucleare, si trovano oggi “costretti” a cambiare drasticamente la propria politica energetica. Ed è proprio qui che rientra in gioco, nuovamente e prepotentemente, il fattore-Russia.

L’effetto immediato dell’abbandono del nucleare è stato, infatti, di rafforzare il ruolo geo-politico ed economico di Mosca. Sia Roma che Berlino puntano ovviamente ad una maggiore efficienza e ad una maggiore affidabilità delle fonti di energia rinnovabile, ma è evidente che per i prossimi cinque-dieci anni si rivolgeranno al gas naturale russo che è improvvisamente diventato una fonte energetica fondamentale ed indispensabile. Non è un caso, del resto, che proprio Germania e Italia siano idealmente unite dai due gasdotti che dalla Russia portano (nel caso della Germania) e porteranno (nel caso dell’Italia) gas russo direttamente in Europa senza passare da altri paesi extra-comunitari: il North Stream ed il South Stream.

Ma mentre il Nord Stream è già attivo, il South Stream è ancora un progetto dell’ENI (e della russa Gazprom). Come ben spiegato in un articolo su Stratfor e ripreso il 7 giugno scorso sul nostro giornale, dietro la logica del North Stream non c’è mai stata l’idea di incrementare l’importazione di gas russo, dato che proprio Berlino non ha intenzione di aumentare la sua dipendenza dalla Russia. Mosca, infatti, non può più nascondersi dietro l’Ucraina e la Bielorussia come le cause dell’instabilità energetica per la Germania, così come ha fatto Putin durante il recente incontro a Soči (in Russia) con Angela Merkel a proposito dell’“Oleodotto dell’amicizia” che dalla Russia porta petrolio in Europa attraverso Bielorussia, Ucraina e Polinia.

Ora, la stessa logica del Nord Stream dovrebbe esserci dietro il South Stream, un progetto fortemente criticato in passato, ma difeso dal Governo italiano. Alla luce degli ultimi eventi, la scelta del Governo di Silvio Berlusconi di puntare sul gas russo ed avere, inoltre, un rapporto privilegiato con Mosca, nonostante le numerose polemiche, risulta essere stata giusta e lungimirante. La giustezza di questa scelta italiana viene ulteriormente confermata, se consideriamo che la Libia è diventato un paese che non dà più garanzie e per il quale è molto difficile poter fare delle previsioni sui futuri equilibri politici ed economici. Se poi aggiungiamo che il prezzo del petrolio è destinato a salire ancora di più e che il Medio Oriente è in continua fibrillazione, oggi la Russia sembra proprio essere l’attore più serio ed affidabile per garantire ancora gli approvvigionamenti di gas necessari.

Tra l’altro il progetto “concorrente” al South Stream, ovvero il Gasdotto Nabucco, che intende limitare la dipendenza dell’Unione Europea dalla Russia portando gas dal Caucaso, dal Mar Caspio e, più in generale, dal Medio Oriente, stando a quanto riportato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung del 6 maggio scorso, partirà con un ulteriore ritardo. L’inizio della costruzione è, infatti, slittato al 2017.

Il South Stream di Eni e Gazprom, al contrario, dovrebbe essere completato entro il 2015 e vedrà presto l’ingresso della tedesca Wintershall e della francese Edf, come riportato anche da Il Sole 24 Ore del 16 giugno scorso, ed avrà così anche la totale “benedizione” dell’Unione Europea.