No Gender, in partenza il “bus della Libertà”

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No Gender, in partenza il “bus della Libertà”

23 Settembre 2017

Parte oggi da Roma il “bus della Libertà”, il pullman arancione di CitizenGo Italia e Generazione Famiglia che, per una settimana, porterà su e giù per l’Italia gli attivisti della campagna “I bambini sono maschi, le bambine sono femmine: la natura non si sceglie, stop al gender nelle scuole”. 

Dalla Capitale, il bus si muoverà verso Firenze dove sosterà nella giornata di domenica 24 settembre. Seguiranno, nell’ordine, Milano (25 settembre), Brescia (26 settembre), Bologna (27 settembre), Bari (28 settembre), e Napoli (29 settembre). Il tour si chiuderà sabato 30 settembre, a Roma, con una manifestazione di famiglie in piazza Bocca della Verità. 

Per “prudenza”, viste le contestazioni dei collettivi di sinistra e degli attivisti LGBT registrate dagli organizzatori sui social network, i nomi delle piazze in cui farà sosta il bus verranno comunicate 24 ore prima di ogni tappa. Ad ogni modo, dalle 12.00 alle 14.00, un piccolo team formato da Filippo Savarese, Jacopo Coghe e Maria Rachele Ruiu sarà a disposizione di chiunque voglia capire qualcosa in più del gender e di come questa ideologia si sta insinuando nel tessuto sociale e nella cultura del nostro Paese. 

Quella in partenza oggi è un’iniziativa già realizzata da CitizenGo in Spagna, Germania, Stati Uniti e Sud America, dove ha suscitato le reazioni ostili di associazioni e lobby omosessuali. A mostrarsi infastidito sembra sia stato persino il potente finanziere Geroge Soros che, commentando dal suo profilo Twitter una foto della versione sudamericana della campagna, ha invitato i suoi follower a prendere le distanze dalla “falsa narrativa che ha preso piede” e che minaccia “i diritti delle donne e delle persone LGBT”. 

Il punto di forza dell’inizativa, spiega Filippo Savarese, portavoce di CitizenGo Italia, è “il movimento di opinione di cui siamo capaci”, e la ferma convinzione che quella contro l’ideologia gender è una battaglia che si può vincere. “La gente, certo, può essere ingannata da messaggi mediatici e politici fuorvianti – dice – ma sui valori, alla fine, lascia prevalere il buon senso”.