Nucleare, la Polonia si fa le centrali mentre l’Italia dorme

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Nucleare, la Polonia si fa le centrali mentre l’Italia dorme

Nucleare, la Polonia si fa le centrali mentre l’Italia dorme

30 Ottobre 2022

La Polonia punta su Westinghouse per costruire la sua prima centrale nucleare. Per la segretaria all’energia Usa Granholm si tratta di “un passo enorme nelle nostre relazioni” con Varsavia “per le generazioni future”. La Polonia è pronta a investire 40 miliardi di euro per la costruzione di due centrali nucleari a fini civili, ognuna con tre reattori. L’accordo con Westinghouse riguarda l’impianto con i primi tre reattori in Pomerania.

La centrale dovrebbe entrare in funzione nel 2033 producendo elettricità e smarcando Varsavia dalla sua dipendenza da fonti inquinanti come il carbone. Il piano nucleare polacco andrebbe a regime dal 2043 ma sono anni che Varsavia punta a questo risultato. Negli anni Ottanta, quando la Polonia era ancora nel Patto di Varsavia, un progetto per un impianto con tecnologia sovietica venne fermato dalle proteste di ambientalisti e residenti. Dopo il disastro di Chernobyl in Ucraina e per mancanza di budget. L’attacco di Mosca a Kiev quest’anno ha spinto Varsavia ad accelerare il piano nucleare per trovare fonti di energia alternative.

La scelta di Westinghouse conferma anche l’asse geopolitico tra Usa e Polonia, con Varsavia che conferma di essere forse il più stretto alleato di Washington nella Ue. Granholm ha affermato che il progetto sosterrà la creazione di almeno centomila posti di lavoro negli Usa.

La Polonia imbocca quindi con decisione la strada del nucleare, mentre l’Italia che insieme alla Germania si è impiccata alla dipendenza dal gas russo, dorme. Dei buoni propositi sul nucleare ascoltati in campagna elettorale, in Italia oggi resta solo il ricordo. Del resto, da noi neanche si riescono a fare rigassificatori e termocombustori. Figuriamoci centrali nucleari.