Occidentalizzarsi oppure no, questo è il problema (dell’islam)
25 Luglio 2011
La risposta al comprensibile timore suscitato dalla migrazione islamica in Europa, portatrice di valori così lontani dai nostri, scrive Sebastiano Maffettone sul ‘Corriere della Sera’ di domenica, "non può essere un semplice e reazionario rifiuto del multiculturalismo". "La libertà di crescere nell’ambito della cultura d’origine", però, dev’essere pagata "dai migranti con un’adesione ferma ai principi della liberal-democrazia cari allo Stato ospite". Elementare Watson ma solo per chi si è formato alla scuola filosofica di J. Rawls, di B.Ackerman, di R. Dworkin. C’è infatti un piccolo problema da risolvere: quei princìpi non sono mere regole procedurali ma nascono da un’etica forte in cui confluiscono l’eredità greco-romana, il cristianesimo e l’Illuminismo. Il padre islamico che, in nome dei ‘diritti universali’, perde ogni potere sulle scelte della figlia maggiorenne, se si rassegna, si occidentalizza, se non si rassegna, diventa una fonte perenne di tensioni ‘multiculturali’.