Onu. Obama: “Non spetta solo agli Usa risolvere i problemi del mondo”

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Onu. Obama: “Non spetta solo agli Usa risolvere i problemi del mondo”

23 Settembre 2009

Nel suo atteso discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiesto alla comunità internazionale un maggiore impegno per risolvere le numerose e gravi crisi del mondo.

"Coloro che hanno bacchettato gli Stati Uniti per il loro agire da soli nel mondo non possono ora rimanere ai margini e aspettarsi che gli Stati Uniti risolvano da soli i problemi del mondo", ha affermato Obama che ha continuato sottolineando che "risolvere i problemi del mondo non è unicamente compito americano".

"Abbiamo cercato di stabilire, con le parole e le azioni, una nuova epoca di impegno con il mondo. Ora è arrivato im momento che tutti noi ci assumiamo la nostra parte di responsabilità", ha continuato il presidente americano senza nascondere i numerosi elementi di crisi: "Gli estremisti che seminano terrore nelle sacche del mondo, conflitti che si protraggono, genocidi e atrocità di massa, sempre più nazioni con armi nucleari, calotte polari che si sciolgono e popolazioni devastate, povertà persistente e malattie pandemiche". "Non vi dico questo per generare paura, ma per riconoscere un fatto: le dimensioni della sfida che dobbiamo affrontare deve ancora essere affrontata dalla misura della nostra azione", ha proseguito Obama aggiungendo: "Se vogliamo essere onesti con noi stessi, dobbiamo ammettere che non siamo all’altezza di quella responsabilità".

Tra le altre cose, il presidente americano ha affermato che l’America deve rispettare i suoi valori e proprio per questo ha proibito l’uso della tortura fin dal suo primo giorno alla Casa Bianca e ha ordinato la chiusura di Guantanamo, passaggio sottolineato da un forte applauso. "Abbiamo la speranza di reali cambiamenti e vogliamo che gli Stati Uniti ne siano leader", ha detto Obama davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Il presidente americano ha però tenuto a precisare che perché avvengano questi cambiamenti "la democrazia non può essere imposta dall’esterno". "Ogni società deve trovare la sua strada e nessuna strada è perfettà", ha detto Barack Obama all’Assemblea Generale facendo mea culpa per scelte fatte in passato dagli Stati Uniti che – ha osservato – "sono stati troppo spesso selettivi nella loro promozione della democrazia". Il presidente americano ha quindi detto che "ci sono alcuni principi di base che sono universali e che l’America non vacillerà mai negli sforzi di far rispettare il diritto dei popoli in ogni angolo del mondo di determinare il loro destino".