Papa Francesco e la Galilea che è in ognuno di noi

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Papa Francesco e la Galilea che è in ognuno di noi

20 Aprile 2014

 "Non abbiate paura!", così Papa Francesco nella veglia della domenica pasquale celebrata nella Basilica di San Pietro. Ricordando le parole del Vangelo di Marco e la resurrezione, il Papa dice: "Dopo la morte del Maestro i discepoli si erano dispersi; la loro fede si era infranta, tutto sembrava finito, crollate le certezze, spente le speranze". E’ la Galilea dopo la crocifissione, ma potrebbe anche essere una delle nostre città di oggi, senza speranza e che hanno perso, in tanti casi, la fede. Da qui, secondo Bergoglio, il senso del "tornare in Galilea", dove tutto era iniziato, appresa la lieta novella della resurrezione. "Per ognuno di noi c’e’ una ‘Galilea’ all’origine del cammino con Gesu’", dice il Papa, "andare in Galilea significa qualcosa di bello, significa per noi riscoprire il nostro Battesimo come sorgente viva, attingere energia nuova alla radice della nostra fede e della nostra esperienza cristiana".