Papa: “La schiavitù oggi è moneta corrente”
25 Settembre 2013
di redazione
Papa Francesco torna a parlare di immigrazione dopo lo storico viaggio a Lampedusa. "A destare preoccupazione sono le situazioni in cui la migrazione è realizzata come tratta delle persone e di riduzione in schiavitù", dice il Pontefice, "Il ‘lavoro schiavo’ oggi è moneta corrente!". Secondo il Papa, "I migranti non sono pedine sullo scacchiere dell’umanità". Per Bergoglio, è necessaria "una stretta collaborazione tra i Paesi da cui partono i migranti e i Paesi in cui arrivano; va accompagnata da adeguate normative internazionali in grado di armonizzare i diversi assetti legislativi, nella prospettiva di salvaguardare le esigenze e i diritti delle persone e delle famiglie emigrate e, al tempo stesso, quelli delle società di approdo degli stessi emigrati". Come pure il Pontefice ammonisce i mezzi di comunicazione a cambiare atteggiamento nei confronti di "migranti, profughi, richiedenti asilo e rifugiati" per non "alimentare sospetti e paure" e superare "pregiudizi e precomprensioni". L’arrivo dei migranti, sempre secondo il Papa, spesso fa nascere "la paura che si producano sconvolgimenti nella sicurezza sociale, che si corra il rischio di perdere identità e cultura, che si alimenti la concorrenza sul mercato del lavoro o, addirittura, che si introducano nuovi fattori di criminalità". Ma per Bergoglio, si tratta di persone spesso "in fuga da situazioni di miseria o di persecuzione" mosse da "un desiderio di un futuro migliore non solo per se stessi, ma anche per le proprie famiglie e per le persone care".