Pedofilia. La Santa Sede accusa: “Gravi delitti commessi dal fondatore dei legionari”

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Pedofilia. La Santa Sede accusa: “Gravi delitti commessi dal fondatore dei legionari”

01 Maggio 2010

"I gravissimi e obiettivamente immorali comportamenti" di padre Marcial Maciel Degollado, fondatore dei legionari di Cristo, "confermati da testimonianze incontrovertibili, si configurano, talora, in veri delitti e manifestano una vita priva di scrupoli e di autentico sentimento religioso". Lo afferma il comunicato della Santa Sede diffuso al termine delle riunioni in Vaticano con i cinque vescovi incaricati della "visita apostolica" ai Legionari di Cristo.

"Di tale vita – prosegue il comunicato della S.Sede – era all’oscuro gran parte dei Legionari, soprattutto a motivo del sistema di relazioni costruito da P. Maciel, che abilmente aveva saputo crearsi alibi, ottenere fiducia, confidenza e silenzio dai circostanti e rafforzare il proprio ruolo di fondatore carismatico".

Il documento vaticano è stato diffuso al termine dei colloqui in Vaticano sui risultati della "visita apostolica", che negli scorsi mesi ha indagato sulla Congregazione travolta dagli scandali del suo fondatore, Marcial Maciel Degollado (1920-2008), colpevole di abusi sessuali su minori e di una doppia vita, con almeno due mogli e tre figli. "Non di rado – si legge ancora nel comunicato – un lamentevole discredito e allontanamento di quanti dubitavano del suo retto comportamento, nonchè l’errata convinzione di non voler nuocere al bene che la Legione stava compiendo, avevano creato attorno a lui un meccanismo di difesa che lo ha reso per molto tempo inattaccabile, rendendo di conseguenza assai difficile la conoscenza della sua vera vita".

"Lo zelo sincero della maggioranza dei Legionari, emerso anche nelle visite alle case della Congregazione e a molte loro opere, non da pochi assai apprezzate, ha portato molti in passato a ritenere che le accuse, via via divenute pi— insistenti e lanciate qua e là, non potessero essere che calunnie" ed è per questo che "la scoperta e la conoscenza della verità circa il fondatore ha provocato, nei membri della Legione, sorpresa, sconcerto e profondo dolore, distintamente evidenziati dai Visitatori (i vescovi incaricati dell’inchiesta, ndr)".