Per Madonna la Palin e McCain sono come Hitler

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Per Madonna la Palin e McCain sono come Hitler

09 Ottobre 2008

Sarah spaventa le donne. Perché? È finita la passione per lady Palin, è finito il finto buonismo femminista. Dove sono tutte le signore che il giorno della sua nomina s’accodavano a rilasciare dichiarazioni di felicità, di gioia, di speranza? Un mese dopo sono scomparse. “Una donna al centro della campagna è una svolta storica, indipendentemente dal colore, dal partito, dalla politica”.

Certo, certo. Adesso Sarah è il nemico a prescindere. La corsa c’è, opposta però: è un affannarsi a prendere le distanze. L’America delle celebrità ha la puzza sotto il naso perché la Palin rappresenta tutto quello che evidentemente non è chic, ma funziona. Allora una di seguito all’altra le signore dello spettacolo hanno cominciato ad allontanarla. Per ultima Madonna: “Non è la benvenuta alle mie esibizioni. Niente di personale”. Come no. Madonna fa campagna contro i repubblicani e ovviamente qualcosa di personale deve avercela, perché altrimenti non si spiegherebbe come mai, in una tappa del suo tour, ha usato il volto di McCain in un video, accostandolo ad immagini di distruzione, bambini affamati e, da ultimo, ad Adolf Hitler. Adesso nel mirino c’è Sarah che alla Casa Bianca avrebbe dovuto riunire le anime della politica femminile. C’era qualcuno che s’era persino spinto fino alla temeraria speranza che le fan di Hillary Clinton potessero restare affascinate dalla Palin. Era una bugia piuttosto ovvia o una altrettanto ovvia forzatura (tutta italiana).

Sarah e Hillary non c’entrano niente l’una con l’altra: parlano linguaggi politici opposti, raccontano storie differenti, si rivolgono a un pubblico che appartiene a mondi diversi. La Palin si considera la rappresentante dell’America vera, certamente più vera di quella rappresentata dall’ex first lady. Forse è per questo che infastidisce le signore imbellettate. Negli ultimi tempi contro la governatrice dell’Alaska si sono schierate le ultra liberal Susan Sarandon e Meryl Streep. Persino Emma Thompson l’ha attaccata, nonostante sia inglese e quindi potrebbe anche non esprimere giudizi come questo: “Mi fa venire voglia di buttarmi dalla finestra”.

E Brigitte Bardot? Si augura che lady Palin perda le elezioni, perchè è “totalmente irresponsabile” nei confronti dell’ambiente: “Negando la responsabilità dell’uomo nei confronti del riscaldamento climatico, militando a favore del porto d’armi e il diritto di uccidere a tutto spiano, con tutte queste dichiarazioni frutto di una stupidità sconcertante, lei, signora, umilia il genere femminile e rappresenta una terribile minaccia, una vera catastrofe ecologica”. Una catastrofe paragonabile solo alla enorme superficialità di giudizio della Brigitte paladina delle cause ambientaliste. Per fortuna c’è Erin Brockovich che la difende. L’avvocato protagonista di una delle class action più celebri della storia Usa definisce Sarah la donna del futuro. Lei sì che la capisce.

La Palin ha assistito al dibattito Obama-McCain da una pizzeria del North Carolina. In jeans e scarpe da ginnastica, con il Blackberry in mano. Come una donna normale, una di quelle a cui si rivolge di solito. Ovvio che né la Sarandon, né la Streep, né Madonna, né la Bardot avrebbero fatto altrettanto. Troppo popolare lei, troppo chic loro.