Per restaurare il suo patrimonio culturale l’Iran si affida all’Italia

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Per restaurare il suo patrimonio culturale l’Iran si affida all’Italia

21 Novembre 2010

Il Ministro per i Beni Culturali, Sandro Bondi, ha incontrato nei giorni scorsi il Vice Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran e Presidente dell’Organizzazione per i Beni Culturali, il Turismo e l’Artigianato, Hamid Baghaei. Un colloquio che si inseriva nel contesto di una visita in Italia di più ampio respiro, ma che ha permesso di fare il punto su alcune collaborazioni strategiche tra i due Paesi nel campo delle politiche culturali. Un terreno neutro, che permette un dialogo anche quando le posizioni ufficiali sono distanti.

Dopo la conclusione della prima parte dei progetti di restauro e conservazione nella Cittadella di Bam, rasa al suolo da un terremoto il 26 settembre 2003, si è cominciato a discutere dei nuovi cantieri da affidare ai tecnici italiani. Lo straordinario complesso fortificato in mattoni crudi immortalato nella versione zurliniana de Il deserto dei Tartari come l’immaginaria Fortezza Bastiani era infatti divenuto una massa informe di terra e fango. L’opera dei restauratori italiani che ha portato al recupero della torre n. 1 Sud Ovest, la prima che si incontra provenendo dalla città nuova, e di parte della cinta muraria, è stata particolarmente apprezzata.

Verrà quindi approvato a breve dalle autorità iraniane un secondo progetto che coinvolgerà i tecnici italiani e riguarda il Caravanserraglio, edificio all’interno dell’antica cittadella anch’esso gravemente danneggiato. Sempre a breve, dopo l’avvio dei lavori preliminari a giugno, prenderà il via il restauro da parte italiana della Tomba di Ciro il Grande a Pasargade, il più importante monumento dell’Iran e simbolo stesso dell’identità nazionale.

I tecnici italiani collaboreranno inoltre con le autorità iraniane nella progettazione per l’ammodernamento del Museo Nazionale di Teheran e si impegneranno per la lotta congiunta al traffico illecito di beni culturali, oltre ad avviare un progetto di scambio di giovani artisti. Relazioni culturali importanti, che si spera possano far germogliare virgulti di democrazia in questa repubblica islamica.