“Senza le armi dell’Occidente, l’Ucraina cadrà e a quel punto sarà impossibile qualsiasi trattativa con Putin”. Il senatore Gaetano Quagliariello, intervenuto a
Omnibus su La7, evidenzia un punto strategico in questa fase del conflitto scatenato dalla invasione russa in Ucraina.
Putin non si ferma (solo) con la diplomazia
Se i Paesi occidentali non invieranno armi a Kiev faranno vincere Putin e a quel punto non ci sarà nessuna possibilità di trattare con il regime russo. E’ questo il punto di non convergenza con quanti, annebbiati dall’urgenza di mettere fiori nei cannoni, pensano di fermare Putin solo con la diplomazia. Per non dire di chi – negli ultimi tre mesi abbiamo sentito anche questo – chiede a Zelensky di arrendersi per far tacere i cannoni. Sono gli stessi che postulano, neppure fosse una regola euclidea, la disponibilità del dittatore russo di cercare la pace! Invece fino ad ora Putin ha invaso uno Stato sovrano e non ha mai mostrato una reale volontà di negoziare.
Vogliamo abbandonare l’Ucraina al volere di Putin?
“Il fatto che gli ucraini abbiano resistito due mesi è positivo”, fa notare il senatore di Italia al Centro, ricordando che quella di Putin è “una guerra di occupazione scatenata dalla Russia con obiettivi nazionalisti”. Per cui o armiamo l’esercito di Zelensky costringendo Putin ad accettare un cessate il fuoco, prima di evocare qualsiasi tavolo delle trattative, oppure ammettiamo di aver sbagliato a schierarci con Kiev e che “l’Ucraina deve essere abbandonata al proprio destino”, aggiunge provocatoriamente Quagliariello. Insomma fornire armi al governo ucraino è “l’unica condizione perché possa esserci una trattativa con la Russia. La condivisione su un punto fondamentale come questo dovrebbe essere massima”.