Perché Liz Truss non è piaciuta ai mercati

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Perché Liz Truss non è piaciuta ai mercati

Perché Liz Truss non è piaciuta ai mercati

21 Ottobre 2022

Liz Truss si dimette dopo 45 giorni. Il più breve mandato della storia politica inglese.

Travolta dal caos, con i laburisti che chiedono di andare al voto favoriti nei sondaggi e i conservatori alla ricerca di un rapido sostituto.

Il giudizio della stampa è impietoso. Da Lady Lattuga a Talebana liberista, i complimenti si sprecano.

Tanto da chiedersi se non sia il caso di provare a fare una difesa d’ufficio della premier inglese durata così poco.

Certo, Truss era destinata a finire presto. L’accortezza è la qualità del Principe e lei ha dimostrato di averne poca.

Non è riuscita a compattare intorno a sé i conservatori. Senza passare dal voto non ha convinto gli elettori.

Ma soprattutto, nei suoi 44 giorni al potere, come si legge con dovizia di particolari, non ha saputo “convincere i mercati”.

Troppo rigida, si dice, troppo startupper californiana pronta a distruggere tutto per fare crescita e generare ricchezza abbassando le tasse.

Troppo attaccata al mito di Meggie, nostalgica della Thatcher in un mondo postpandemico e alle prese con la guerra dove i miti del passato sembrano ormai inutilizzabili.

Eppure verrebbe da chiedersi cosa cercano dai leader politici, questi mercati.

Cosa cercano i grandi giornali economici che gli fanno eco ancora tramortiti dalla Brexit.

Questi elettori spaventati. Questi colleghi di partito sempre pronti a farti un trappolone.

Perché è un po’ strano credere davvero che la sola idea di abbassare le tasse di qualche punto possa aver provocato una tragedia greca di queste proporzioni.

Di nuovo, non c’è dubbio che il Bilancio presentato dalla Truss in poco tempo si sia rivelato indifendibile.

Ma che dire allora, e non è solo un problema inglese, degli investimenti infrastrutturali che non si fanno.

Della creazione continua di denaro delle banche centrali.

Dei sussidi alla bubbola green e dei miliardi spesi a pioggia nel Regno Unito per gestire il Covid?

I mercati preoccupati dalla recessione imminente e dalla guerra in Ucraina su tutti questi problemi strutturali non hanno nulla da ridire?

Va tutto bene madama la marchesa?

Le economie europee che vanno avanti a deficit, il debito che sale, la oppressione fiscale e burocratica e nessuno dice niente?

Ah sì, adesso è arrivato il nuovo cancelliere dello scacchiere, Jeremy Hunt, che tranquillizza i mercati e stiamo a posto.

Non sentiremo più i richiami alla libertà economica di questi pericolosi liberisti.

La loro fede nella virtù del libero mercato e delle persone che vogliono essere lasciate libere di fare, brigare e rischiare.

Adesso tornano i politici maturi (Bojo?), accompagnati da qualche manager con i suoi fogli excel.

Ma la politica non è un foglio excel. Non è fatta solo di numeri, non è un conto economico, non può essere esclusivamente la incarnazione del pragmatismo.

Truss ha mancato di accortezza, ha sbagliato a fare i conti. Ma non sì può credere che le idee, gli ideali insieme a una certa dose di incoscienza che si portano dietro ormai debbano essere sotterrati.

Perché così la politica muore. E restano solo i burocrati che debbono tranquillizzare i mercati.

Invece di politici con una visione del mondo, giusta o sbagliata che sia abbiamo bisogno.

Anche perché Brexit non piaceva ai mercati ma al libero voto sì.

Trump non piaceva ai mercati ma al libero elettore americano sì (e ancora gli piace).

La politica non può limitarsi a gestire lo status quo.

Abbiamo bisogno di leader coraggiosi, con una visione del mondo o comunque capaci di rinnovare quelle vecchie. Aggiornandole ai tempi nuovi.

Liz Truss voleva crescita, meno tasse, libertà. L’hanno impallinata.

Perché è meglio non rischiare? Perché bisogna fare i conti per bene?

Quali conti però non si capisce considerando come abbiamo drogato la economia in Occidente con un modello di sostenibilità che evidentemente non funziona se non viene pompato dallo stato.

Ma che a quanto pare è gradito ai mercati. Come quello della immigrazione no border, per fare un altro esempio.

L’errore di Liz Truss da questo punto di vista è stato quello di non passare dalla investitura popolare.

Senza consenso e senza accortezza nessuna visione politica può prevalere.

Chissà che a qualcuno riesca, questa impresa. Mercati sussidiati permettendo.