Perché Obama ama Reagan
25 Agosto 2011
Inizio 2011. Invitati a una cena alla Casa Bianca dal presidente Obama, alcuni tra i più importanti storici americani hanno ammesso di essersi accorti di una circostanza alquanto sorprendente: stando a quanto riportato da Time, tra i grandi presidenti della storia americana, quello che sembra esercitare la maggiore influenza su Barack Obama è – udite udite – Ronald Reagan. Cioè, il presidente più amato e più rimpianto dai Repubblicani di oggi, colui che fu l’artefice della rinascita del GOP negli anni’80, grazie a un lavoro a lungo termine portato avanti sottraendo ai Democratici la goldenship delle fondazioni politiche e dei think tank, il più strenuo avversario del Big Government e dell’incremento della spesa pubblica federale. Insomma, quanto di più distante dall’attuale presidente democratico degli Stati Uniti. Basta poi pensare al fatto che – come ricordato nell’articolo presente all’interno della rivista – il giovane Obama ha mosso i primi passi in politica proprio in opposizione alle scelte adottate dall’amministrazione Reagan (ad esempio, contestando l’appoggio degli Usa al governo bianco e segregazionista del Sudafrica).
Eppure – è lo stesso Obama ad ammetterlo – il 40° presidente degli Usa può essere considerato per molti versi un modello di leadership. Considerando che l’ex attore hollywoodiano Ronald Reagan è passato alla storia come il "Grande Comunicatore", l’accostamento tra i due "colleghi" appare meno clamoroso. Del predecessore, l’attuale inquilino della Casa Bianca ha rivelato – nel suo best seller The Audacity of Hope – di essere stato attratto dal suo modo di rivolgersi alla Nazione, quando lo sentiva parlare della "necessità di credere che noi non siamo sottoposti passivamente a forze cieche e impersonali, ma siamo in grado di plasmare il nostro destino, individuale e collettivo". Reagan come esempio di "comandante in capo", mix di risolutezza e capacità di "seduzione", doti di cui Obama ha dato ampio sfoggio in campagna elettorale, ma che con il tempo si sono andate in parte a perdere.