Nelle prossime due settimane, il settore petrolifero venezuelano saprà di che morte deve morire. In questo breve spazio di tempo, infatti, il presidente Hugo Chàvez rivelerà quali compensazioni saranno offerte alle multinazionali petrolifere che sono state espropriate dei loro asset a favore della compagnia di bandiera Pdvsa e costrette a scendere sotto il 50 per cento loro progetti di estrazione. Se le compensazioni saranno troppo basse, alcuni di questi colossi – tanto grandi ma al tempo stesso tanto fragili di fronte agli abusi politici dei governi dei paesi produttori – potrebbero decidere di abbandonare il paese. E sarebbe un danno per il Venezuela e per il mondo intero. Sebbene infatti la nazione sudamericana sia uno dei principali paesi per estensione delle sue riserve %E2
© 2007-2018. L'Occidentale - tutti i diritti riservati. L'Occidentale è una testata giornalistica registrata.
Registrazione del Tribunale di Roma n° 141 del 5 Aprile 2007.
Contattaci: redazione@loccidentale.it
Contattaci: redazione@loccidentale.it
Caro giornalista è sicuro?
Articolo interessante, peccato che penda da una parte sola!!!
Non una parola sullo sfruttamento delle compagnie petrolifere le quali prendono il petrolio e danno pokissimi soldi alle popolazione, per ottenere cosa? petrolieri ricchi!!!
Chavez ha fatto bene a nazionalizzare, mi chiedo se i problemi di estrazione non siano causati dalle compagnie stesse per portare problemi XDDD
In tanti ormai non credono più alle fandonie delle corporation che per arricchirsi sulle spalle dei popoli ne fanno di ogni!!!
Le fonti di petrolio e l’acqua devono essere pubblici!!!