Prima spazziamo via il fango, meglio sarà per il Centrodestra

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Prima spazziamo via il fango, meglio sarà per il Centrodestra

24 Giugno 2014

Un percorso di ricostruzione di un’alternativa alla nuova sinistra di Renzi prevede come sbocco inevitabile, sic et simpliciter, l’alleanza con l’attuale centrodestra? Questo interrogativo se ne porta appresso un altro: finché la fatwa emessa nei nostri confronti dall’houseorgan di Forza Italia non verrà cancellata, è mai possibile ragionare su qualche forma di dialogo?

L’ennesima dose di fango gettata addosso ad Angelino Alfano e al Nuovo Centrodestra negli ultimi giorni non aiuta di certo a stemperare le tensioni, anzi finisce per ostruire ogni canale di comunicazione. Troppo comodo pensare di potersi esercitare nel tiro al bersaglio contro qualcuno e magari pretendere che questi resti fermo e si faccia infilzare.

Rispondere quindi al nostro quesito iniziale in maniera scontata e frettolosa vorrebbe dire non aver indossato le lenti giuste per leggere un dato di fondo, e cioè che al termine di questa stagione di ricostruzione nazionale né le categorie del passato e neppure gli schieramenti politici saranno più gli stessi. Va da sé che un sistema in profonda trasformazione mal si concilierebbe con una predeterminata classificazione.

E dunque? Tentazione di diventare forza organica a destra del Pd? Attrazione fatale verso l’ex sindaco di Firenze, alla quale per primo non ha saputo resistere, manco a dirlo, Silvio Berlusconi? Certo che no, siamo e restiamo alternativi. Ma con chiarezza va spiegato che sentirsi alternativi al Partito Democratico in termini di storia, idee e valori, non può significare ingabbiarsi negli schemi di un centrodestra a trazione sallustiana, quando non a rimorchio del lepenismo.

Per riallacciare i fili di un rapporto non si può prescindere dal rispetto reciproco e da chiare e convincenti risposte sul piano politico, in una fase nella quale tutti, chi al governo e chi all’opposizione, avrebbero il dovere di cooperare per chiudere l’estenuante transizione politico-istituzionale che ci trasciniamo appresso da decenni. 

Ecco chiarite le ragioni per cui non esiste allo stato un pavimento comune del centrodestra. La strada è piuttosto lastricata di fango: il fango dei profeti, politici ed editoriali, di sventura.