Primarie, sui matrimoni gay quello del Pd è sempre il solito ritornello

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Primarie, sui matrimoni gay quello del Pd è sempre il solito ritornello

13 Novembre 2012

Ci deve essere. Non so quale sia il legame tra crisi economica e matrimoni gay, ma ci deve essere. Altrimenti non sarebbe chiaro il motivo per cui, nel momento in cui tutti gli analisti politici sostengono che i cittadini sono preoccupati del livello di disoccupazione, delle tasse, dell’impoverimento, succede che, nei paesi occidentali, chi va al governo si concentra in primo luogo sui matrimoni omosessuali.

Lo fa Obama, lo fa Hollande, e i magnifici cinque delle primarie Pd si preparano: su questo tema infatti sono sostanzialmente d’accordo. Le sfumature diverse sono, appunto, sfumature: chi è perplesso sulle adozioni, chi preferisce la civil partnership all’inglese, chi alla tedesca, chi vorrebbe il matrimonio con il bouquet.

Di opinioni e motivazioni diverse, nemmeno l’ombra. A difendere l’art.29 della Costituzione, con argomenti assolutamente laici e liberali, ci abbiamo provato solo noi del Pdl in un documento firmato da 173 parlamentari (tra cui anche qualcuno di altri gruppi, come Stefania Craxi e Giorgio Stracquadanio), che si può leggere qui.