Qualcuno informi la stampa italiana sullo Yemen, gli USA e le armi dei mullah
13 Gennaio 2023
La United States Navy ha sequestrato un carico di fucili d’assalto a bordo di un’imbarcazione partita dall’Iran e diretta verso i porti controllati dagli insorti yemeniti Huthi filo-iraniani (nella foto). La notizia è di tre giorni fa ma, per qualche motivo, i media italiani hanno deciso di ignorarla. Anche nel momento in cui l’Iran è sulla bocca di tutti, evidentemente, sottolineare la bontà dell’intervento americano sembra troppo.
Tre interventi USA contro l’Iran e le armi ai ribelli dello Yemen
Il sequestro dei 2000 fucili d’assalto, Kalashnikov, è avvenuto venerdì scorso nel Golfo dell’Oman da parte di unità militari statunitensi e fa seguito a due altri interventi. Infatti, a novembre avevano intercettato peschereccio che trasportava illegalmente oltre 50 tonnellate di munizioni di vario tipo. Si trattava di micce e propellenti per razzi che, casualmente, stavano percorrendo una rotta marittima dall’Iran allo Yemen. Sempre a novembre, la marina militare a stelle è strisce aveva trovato 70 tonnellate di un componente di carburante per missili nascosto tra sacchi di fertilizzante. Anche in questo caso, secondo l’intelligence, provenivano dall’Iran e viaggiavano in direzione Yemen.
La stampa italiana selettiva
“Gli Stati Uniti si facciano gli affari loro e non ledano la sovranità degli altri Paesi!”, già si sentono le parole degli antiamericanisti terzomondisti che certo non mancano nel nostro Paese. Peccato che l’ONU abbia imposto un embargo sul trasferimento di armi allo Yemen. Il Paese è in guerra dal 2004 e dove dal 2015 è impegnata la coalizione araba anti-Huthi guidata dall’Arabia Saudita. In Yemen sono state uccise più di 150.000 persone dal 2015, di cui 14.500 civili. L’Iran, ad ogni modo, nega ogni coinvolgimento nell’invio di armi agli Huthi, ma non potrebbe fare altrimenti. La stampa italiana, invece, potrebbe.
Anche perché di Yemen parla. Come nel caso del report di OXFAM, secondo cui armi statunitensi e britanniche vendute all’Arabia Saudita sarebbero state usate dal governo yemenita. Certo è che, forse, si potrebbero dare informazioni complete ai lettori, anziché farne una discutibile selezione.