Quei sottosegretari di lotta e di governo
30 Novembre 2013
Sta assumendo contorni grotteschi la questione che riguarda la presenza nel governo Letta di esponenti in quota Forza Italia, i quali si trovano ora, dopo la scelta del partito azzurro di togliere il sostegno all’esecutivo, nella scomoda posizione di dover dare un senso alla propria esistenza.
Fonti della maggioranza riferiscono che a settantadue ore dalla decisione di chiudere la breve stagione delle larghe intese, il solo Miccichè abbia formalmente rimesso il proprio mandato nelle mani del presidente del Consiglio.
Jole Santelli, per dire, avrebbe consegnato la sua lettera di dimissioni non si sa bene a chi. E gli altri? Spariti dai radar! Da quel che si intuisce, qualcuno nicchia, qualcun altro non ci pensa minimamente a mollare l’incarico.
Forse conviene attendere il nuovo passaggio parlamentare sulla fiducia al governo per schiarirsi le idee, nel frattempo meglio tenere un piede in due scarpe, e al diavolo anche le accuse di poltronismo che da piazza San Lorenzo in Lucina piovono sugli esponenti del Nuovo Centrodestra.
Se la questione non fosse seria, ci sarebbe davvero da ridere. Eravamo abituati alle vecchie formule del lessico politico, quelle che ad esempio chiamavano in causa la “doppiezza” comunista. Certo, i tempi cambiano, e quindi applausi ai Sottosegretari azzurri di lotta e di governo!